Covid a Napoli, lite sui fondi della Camera di Commercio: «Esclusi i piccoli B&B»

Covid a Napoli, lite sui fondi della Camera di Commercio: «Esclusi i piccoli B&B»
di Valerio Iuliano
Giovedì 27 Agosto 2020, 08:00
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Il turismo è in ginocchio e quella del 2020 sarà ricordata, forse, come la peggior estate di sempre. Gli operatori del settore invocano soluzioni strutturali per arginare la crisi. E la quasi totale assenza dei turisti stranieri, in particolare a Napoli, è destinata a farsi sentire soprattutto da settembre in poi, un periodo tradizionalmente ricco di viaggiatori provenienti dai Paesi extraeuropei. La Camera di Commercio ha messo a disposizione delle imprese di Napoli e provincia 9 milioni di euro, attraverso un bando che prevede la concessione di voucher agli operatori che riusciranno ad incentivare l'arrivo di turisti, nell'ultimo trimestre del 2020. Un'iniziativa potenzialmente molto utile, in un momento in cui i finanziamenti statali al settore scarseggiano. Ma lo stesso bando - a giudizio di alcune associazioni di categoria - escluderebbe circa 30mila strutture ricettive, a partire dagli affittacamere e dalle case vacanze.

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«Al voucher - si legge nel bando della Camera di Commercio - possono accedere le strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere - ovvero alberghi, bed and breakfast, villaggi turistici, agriturismi, ostelli, case vacanze, rifugi con almeno 10 stanze - i tour operator e simili». Per tutte le categorie indicate, il budget complessivo ammonta a 7,7 milioni di euro, cui si aggiungono 1,3 milioni per le aziende del territorio provinciale operanti nel settore dei pullman turistici, con automezzi di proprietà. Ai partecipanti al bando è richiesta l'iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio. Per le strutture ricettive si tratta, dunque, di un'opportunità per rimpolpare i magri bottini dell'anno in corso, attraverso un meccanismo che punta a premiare gli operatori capaci di attrarre turisti sul territorio. Ma per l'Abbac, l'associazione dei Bed and Breakfast ed affittacamere, tante strutture non potranno usufruire dei finanziamenti. «La Camera di Commercio di Napoli - spiega il presidente dell'associazione Agostino Ingenito - commette un errore clamoroso ed esclude dal bando dei voucher per le imprese turistiche gli affittacamere e le case vacanze imprenditoriali. E così dopo la Regione Campania, che esclude il cumulo dei contributi una tantum per queste categorie, ora la Camera dimentica migliaia di imprese iscritte nel registro, imponendo un minimo di 10 stanze alle strutture ricettive».
 


La soglia prevista dall'ente camerale risulta troppo alta - precisa Ingenito - per molte migliaia di strutture. «Sono circa 30mila - aggiunge l'esponente dell'Abbac - le partite Iva che, a vario titolo, svolgono attività ricettiva turistica. Tra queste strutture rientrano proprio gli affittacamere e le case vacanze imprenditoriali. Per gli affittacamere è possibile disporre al massimo di 6 camere con 12 posti letto. Non possono esserci, in base alla legge regionale che disciplina la tipologia delle strutture, affittacamere o case vacanze da 10 camere. Mentre, dalle 7 camere in su, una struttura può essere considerata un albergo. Mi chiedo come possa un ente camerale intenzionato ad aiutare le imprese scartare la maggior parte di esse. Si tratta di microimprese familiari iscritte alla Camera di Commercio e che versano i contributi annuali». Il bando è già stato pubblicato mentre la scadenza delle istanze di ammissione è fissata per il 30 settembre prossimo. Saranno concessi voucher fino ad un importo massimo di 100mila euro per le strutture ricettive, e fino ad un massimo di 15mila euro, per le imprese del settore dei bus turistici. Ai voucher - che verranno erogati in base al numero di turisti ospitati - si aggiungerà un bonus del 5% per le imprese in possesso di rating di legalità. «Ci auguriamo che la Camera di Commercio - aggiunge Ingenito - rettifichi il bando. Altrimenti siamo pronti a fare ricorso al Tar.
Queste imprese sono rimaste a lungo chiuse durante il lockdown ed hanno poi subito gli effetti della crisi. C'è il rischio di soffrire la fame da settembre. Come può un ente camerale favorire una categoria rispetto ad un'altra?». Oltre al bando sul turismo, è già pronto quello sull'adeguamento tecnologico- con una dotazione di 10 milioni ed altri saranno pubblicati nei prossimi giorni.

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