Omicron, De Luca avverte: «Limitare feste in famiglia e usare mascherina. In intensiva il doppio rispetto un anno fa»

Omicron, De Luca avverte: «Limitare feste in famiglia e usare mascherina. In intensiva il doppio rispetto un anno fa»
Venerdì 8 Luglio 2022, 15:35 - Ultimo agg. 9 Luglio, 12:26
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«Avremmo bisogno per l'esplosione nuova del Covid di avere da Roma segnali di sicurezza per il nostro Paese e invece arrivano segnali di confusione e caos politico». Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella diretta Facebook torna ad attaccare il ministro Roberto Speranza.  «C'è una ripresa fortissima di contagio Covid nella nuova variante di Omicron 5. Anche in questa circostanza c'è la totale inesistenza del ministero, dove c'è un ministro che si presenta come raccomandatore non come ministro. Raccomanda prudenza, mascherine, vaccinazione, apertura di reparti per il Covid. Un raccomandatore, questa la nuova funzione assunta dal sedicente ministro della Salute del nostro Paese».

«Tutti i dati che vengono pubblicati sono sostanzialmente falsi. Sono falsi per una ragione oggettiva: perché sono sottodimensionati perlomeno del 50%. Abbiamo ormai decine di migliaia di persone che o sono asintomatiche o vanno in giro pur avendo una positività al Covid», aggiunge il governatore.

«Quando si raddoppiano i ricoveri in terapia intensiva allora la situazione diventa preoccupante, perché vuol dire che cominciamo ad avere casi di contagio pesante: polmoniti, difficoltà respiratorie che richiedono il ricovero in terapia intensiva. Insomma, siamo in una situazione seria» prosegue De Luca. «Nel 2021 - ricorda De Luca - i casi di positivi che avevano nella prima settimana di luglio erano 208, oggi sono 13.214.

I ricoveri nei reparti ordinari lo scorso anno erano 218, oggi 606, abbiamo il triplo delle persone ricoverate nei reparti ordinari. I ricoveri in terapia intensiva lo scorso anno erano 17, oggi 34, cioè il doppio. Le persone isolate a casa erano 7.055, oggi 15.785.» Secondo De Luca «il dato più preoccupante è quello che riguarda le terapie intensive, perché per quanto riguarda i ricoveri nei reparti ordinari, che sono aumentati di 4 volte, possiamo dire che non registriamo situazioni di particolare gravità. Quando si raddoppiano i ricoveri in terapia intensiva allora la situazione diventa preoccupante, perché vuol dire che cominciamo ad avere casi di contagio pesante: polmoniti, difficoltà respiratorie che richiedono il ricovero in terapia intensiva».

Ecco perché «serve grande prudenza nelle famiglie in relazione a questo dato preoccupante: i contagiati in età pediatrica sono in proporzione molto di più rispetto alla media. Vediamo di cominciare a limitare le feste e i festini nelle famiglie, e vediamo di cominciare ad estendere l'uso della mascherina». Ancora: «Non è comodo usare la mascherina con questo caldo, lo so, ma se non abbiamo l'attenzione necessaria almeno nei luoghi al chiuso e di assembramento, il risultato sarà che noi avremo a partire da settembre una valanga di contagi», aggiunge, indicando le priorità. «Noi dobbiamo completare la quarta dose nelle residenze sanitarie assistite per la popolazione anziana. Non aspettiamo settembre, a settembre non arriverà niente di nuovo. Occorre vaccinarsi oggi con la quarta dose sopra gli 80 anni e per i pazienti fragili».

«Con la situazione attuale del covid da settembre vedremo tornare molti problemi, dalla dad ai trasporti pubblici» ha proseguito. «Nella prima settimana di luglio del 2021 - ha detto - avevamo 208 casi, oggi 13.214. I ricoveri nei reparti ordinari lo scorso anno erano 218 e oggi 606, il triplo. In terapia intensiva l'anno scorso c'erano 17 ricoveri oggi 34, il doppio. Isolate a casa nel 2021 erano 7.055 persone, oggi 15.700. I dati preoccupanti davvero sono le terapie intensive. I ricoveri in reparti ordinari sono aumentati di 4 volte ma non registriamo una situazione di particolare gravità, se si raddoppiano i ricoveri in terapia intensiva vuol dire che la situazione diventa preoccupante, con casi di contagi pesanti con polmoniti, difficoltà respiratorie. Siamo in una situazione seria che in agosto peggiora con assembramenti, rimescolamento, eventi e quindi avremo problemi di nuovo a settembre quando scoppieranno i contagi. Tra i contagiati oggi registriamo un boom in età pediatrica, so che al Santobono di Napoli abbiamo decine di bambini ricoverati con il covid in fascia d'età non vaccinabile. La situazione è preoccupante nei luoghi di lavoro, con centinaia di persone del comparto sanitario che sono contagiate, medici, infermieri, personale amministrativo. Questo dato va seguito, rischiamo di non avere il personale per seguire con attenzione evoluzione e crescita del contagio». «Dobbiamo completare - ha detto De Luca - la quarta dose per la popolazione sopra gli 80 anni, non aspettiamo settembre. Poi in Campania c'è un uso molto limitato e insufficiente di farmaci antivirali. Dico ai medici di base di individuare il covid e prescrivere subito questi farmaci che bloccano anche il contagio. Bisogna usarli dieci volte di più rispetto a oggi. Serve anche una grande prudenza nelle famiglie per questa media molto più alta nell'età pediatrica: in famiglia feste e festini e incontri cominciamo a limitarli e estendiamo l'uso della mascherina. Non è comodo portarla con questo calore ma il risultato - se non abbiamo l'attenzione necessaria in luoghi al chiuso, nei supermercati, nelle feste e nei festini che si fanno questa estate - è che avremo a settembre una valanga di contagi». De Luca ha spiegato la nuova strategia di vaccinazioni rilanciata dall'Asl Napoli1, spiegando di volerla estendere ora anche alle altre Asl della Regione. «Ognuno avrebbe voluto - ha detto - avere un'estate tranquilla. Il maledetto covid ci sta rovinando la vita ma dobbiamo stringere i denti anche se siamo stanchi, possiamo lamentarci e imprecare contro il destino cinico e baro ma non cambia la realtà. La realtà possiamo condizionarla e variarla vaccinandoci, usando le mascherine e con l'igiene personale frequente». 

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«Nelle prossime settimane vediamo come va la battaglia per il riparto equo dei fondi sulla sanità. Ma avviso tutti: farò appello ai cittadini campani di non dare voti nelle prossime elezioni a personaggi politici che non si siano battuti per i fondi dei cittadini campani nella sanità, di qualunque partito» è l'altro fronte aperto dal governatore della Campania Vincenzo De Luca durante la diretta Facebook. «Dico da subito: nessun voto a nessun candidato che non abbia combattuto per il fondo della sanità regionale. Noi andiamo avanti con l'ottimismo legato non a Roma e al sedicente ministro della salute ma nel valore di quello che abbiamo fatto in due anni, per cui la Campania ha avuto il rispetto di tutto il Paese. Noi, nonostante il ministero della salute, vedremo come va la battaglia per far avere ai cittadini della Campania le stesse risorse degli abitanti del centronord. Così siamo ridotti in questo Paese: oltre ad avere un aumento della densità di covid abbiamo anche un aumento dei cialtroni». 

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