Dema perde pezzi, lascia il presidente della Municipalità Vomero-Arenella

Dema perde pezzi, lascia il presidente della Municipalità Vomero-Arenella
di Carlo Porcaro
Venerdì 13 Dicembre 2019, 08:30 - Ultimo agg. 11:24
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Grandi movimenti nel variegato mondo dei moderati in Campania. In vista delle elezioni regionali, tanti i posizionamenti nei partiti di centro e nelle numerose liste civiche che saranno determinanti per la vittoria delle coalizioni in campo. Cresce, per esempio, il radicamento di Italia Viva a Napoli. E intanto piccolo terremoto politico in demA, il movimento del sindaco Luigi de Magistris: Paolo De Luca, presidente della V Municipalità Vomero-Arenella, si è dimesso dal coordinamento nazionale di demA: «Voglio dedicarmi al territorio, ma l'ultimo rimpasto in giunta non mi è piaciuto», sottolinea.

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In avvicinamento al partito di Matteo Renzi viene dato con insistenza il consigliere comunale Carmine Sgambati, fino a poche settimane fa fedelissimo del sindaco de Magistris. «Il progetto di Italia Viva mi piace, lo ammetto. Sono un moderato ed ho tanti amici in questo campo come del resto nel Pd. Con amarezza ho appreso di non far più parte del progetto politico del sindaco - ha spiegato al Mattino - Infatti nell'ultimo rimpasto non ho trovato spazio per mettermi a disposizione della città. Ho molto rispetto e apprezzamento per de Magistris e il suo progetto, ma è chiaro che adesso cerco una casa politica dove posso trovare accoglienza. Nessuna decisione è stata ancora presa». Uno dei dirigenti nazionali di Iv, Gennaro Migliore, infatti ha frenato: «Non mi risulta alcun avvicinamento tra i consiglieri comunali». Sui territori, proseguono incessantemente riunioni e telefonate. Pronti ad aderire ai renziani da Soccavo-Pianura il presidente della Nona Municipalità Lorenzo Giannalavigna (un tempo vicino a Giuseppe De Mita), il vicepresidente Marco Lanzaro e l'assessore Tommaso Nugnes in passato vicino a Matteo Richetti quando militava nel Pd. Un'intera Municipalità diventerebbe così monocolore.

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Italia Viva presto si doterà di un'organizzazione interna. Se la segreteria nazionale vedrà la luce soltanto a gennaio, prima di Natale verranno scelti i coordinatori provinciali: a Napoli sono in pole position il presidente della Municipalità Scampia Apostolos Paipais, l'ex senatrice dem Graziella Pagano ed il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto. Tra i dissidenti di de Magistris che nel frattempo pensa sia alle regionali per dare fastidio a De Luca che alle suppletive nel collegio del Senato libero dopo la morte di Franco Ortolani, c'è il consigliere di Agorà Nino Simeone a cui il mondo civico che dialoga con i Cinquestelle sta chiedendo un coinvolgimento diretto nella prossima campagna elettorale regionale a supporto di un'eventuale candidatura a presidente del ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Per la discesa in campo dell'ex comandante dei Forestali c'è da vincere prima la resistenza interna ai grillini. «Estraneo alle tante agitazioni nelle cosiddette sensibilità liberal-democratiche», si reputa infine l'ex europarlamentare democristiano Antonio Iodice. Escluso, quindi, un impegno con la lista Sud animata da D'Anna, Milo e altri. «Mi sono dedicato agli studi e alla ricerca in ambito storico-politologico con l'obiettivo di dare una mano ai giovani del Mezzogiorno», ha messo in chiaro. In tanti, insomma, scaldano i motori aspettando di comprendere il quadro come si delinea sia nel centrodestra che nel centrosinistra.

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