Elezioni comunali in Campania, 700mila al voto: ​pochi simboli, i partiti dietro le civiche

A Pomigliano e Torre del Greco le sfide più accese. A Nusco il dopo De Mita

Così al voto in Campania
Così al voto in Campania
di Luisa Conte
Sabato 13 Maggio 2023, 23:46 - Ultimo agg. 14 Maggio, 16:42
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Non saranno un banco di prova per i partiti. Le elezioni amministrative di oggi e domani in 84 comuni della Campania sembrano segnare una sorta di eclissi della politica. La coalizione di centrodestra non è riuscita a tenere salde le fila, per il Pd non è stato il rilancio sperato e di accordi nel centrosinistra se ne contano veramente pochi, con il M5s che non riesce a fare da collante né a decollare. A farla da padrone saranno le liste civiche, non solo nei piccoli centri.

Sono 65 i comuni con meno di 15mila abitanti chiamati al voto, solo 19 quelli che superano questa soglia (e che potrebbero andare al ballottaggio), comprese le due new entry di questa tornata: Lusciano e Palma Campania. Gli 836 seggi elettorali allestiti sul territorio saranno aperti oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15.

Poi inizierà lo spoglio. Il secondo turno si terrà il 28 e il 29 maggio. In totale sono 725.269 i cittadini chiamati alle urne. Interessati a queste elezioni diversi centri importanti ma nessun capoluogo di provincia. 

Napoli

A Napoli (11 comuni con più di 15mila abitanti sui 18, 60 candidati sindaco tra cui 9 donne) spicca Pomigliano d’Arco, dove la partita si gioca tra 4 aspiranti alla fascia tricolore. Nella città di Luigi Di Maio è saltata l’alleanza tra i 5 Stelle e il Pd sperimentata nella scorsa esperienza amministrativa naufragata con lo scioglimento del Consiglio. Nell’ex roccaforte rossa anche il Pd (commissariato) non è riuscito a mettere radici e la formazione di una lista di partito è fallita dopo la diaspora di alcuni esponenti Dem, tra cui l’ex segretario cittadino, nella grande coalizione di Raffaele Russo. Accesa la campagna elettorale: aggredito il candidato sindaco Salvatore Cioffi. Galassia progressista divisa pure a Marano. Nel Comune sciolto per camorra, il record di candidati sindaco: ben otto, due le donne. Pd e MoVimento sono uniti (a metà) a Torre del Greco con un’alleanza che vede protagonisti anche i Verdi, ma i due big Conte e Schlein sono arrivati separati in città. Si vota anche nella Casamicciola segnata dalla tragica frana, dove ci prova l’europarlamentare in carica Giosi Ferrandino.

Caserta

In Terra di Lavoro Marcianise appare essere un vero e proprio laboratorio per l’accordo raggiunto tra tutte le forze progressiste che hanno scelto di supportare la candidatura di una donna, Lina Tartaglione. Ma la carica delle dieci liste potrebbe essere frenata dalle quattro formazioni che sostengono lo sfidante di centrodestra Antonio Trombetta. Un centrodestra, però, sgretolato dopo il mancato accordo sulla candidatura sfumata dell’ex sindaco Antonello Velardi. Fi, Fdi e Lega restano divisi anche in altri grandi centri casertani. A Maddaloni i meloniani hanno puntato su un candidato sindaco e una lista di partito non appoggiati dagli alleati, così come a San Felice a Cancello Fi ha indicato un candidato di bandiera “tradendo” precedenti accordi. A Orta di Atella un solo candidato sindaco che, sostenuto da sei liste, non ha bisogno del quorum per essere eletto. Solo civiche negli altri 10 comuni al voto. 

Salerno

Stessa situazione nel Salernitano dove sono 129.204 gli elettori che andranno alle urne per rinnovare 20 consigli comunali. Si voterà con l’eventuale doppio turno di ballottaggio solo a Scafati, Pontecagnano-Faiano e Campagna. Anche qui evidente la fragilità dei partiti. Il caso Scafati è emblematico: Fi e Lega, che sponsorizzano Pasquale Aliberti, sono schierati contro Fdi del sindaco uscente Salvati, sfiduciato prima della conclusione del mandato. Sfidante Corrado Scarlato, nipote di Vincenzo, ex vicesegretario nazionale Dc. 

Avellino

In Irpinia, riflettori puntati su Nusco, dove ci sono tre candidati a contendersi lo scettro un tempo nelle mani del defunto Ciriaco De Mita. Sono 17 le fasce tricolori da rinnovare ma è a Mugnano del Cardinale che si è registrata la campagna elettorale più accesa”violenta” con l’aggressione del sindaco uscente Alessandro Napolitano.

Benevento

Nel Sannio sono 44.478 gli elettori che andranno alle urne per rinnovare i 14 consigli comunali, senza possibilità di ballottaggi. Qui “liste fantasma”, in particolare a Arpaise e San Lupo. Caso analogo anche a Letino nel Casertano. 
 

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