Forza Italia, Tajani in missione a Napoli: «Un prof nel governo Meloni»

Forza Italia, Tajani in missione a Napoli: «Un prof nel governo Meloni»
di Valerio Esca
Venerdì 7 Ottobre 2022, 11:00 - Ultimo agg. 16:08
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Antonio Tajani torna a Napoli per incontrare il popolo degli azzurri. Con il vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia l'appuntamento è domenica sera alle 18 a Riserva Rooftop a Posillipo. Tajani, che ha deciso di chiudere la campagna elettorale proprio all'ombra del Vesuvio, ha chiarito a poche ore dal voto davanti al parterre dell'Unione industriali come per i fedelissimi di Silvio Berlusconi «il Sud rappresenti un'opportunità per il Paese». «Per questo ha ribadito in quell'occasione il numero due del partito - ho scelto di candidarmi in Campania. Dobbiamo trasformare il Meridione in una locomotiva dell'Italia, non deve essere l'ultimo vagone trainato dal Nord». La candidatura come capolista alla Camera a Napoli ha portato fortuna al coordinatore nazionale degli azzurri, eletto poi nell'uninominale di Velletri. Tajani, oggi in corsa per un posto nell'esecutivo targato Giorgia Meloni, trova comunque il tempo di lasciare per qualche ora gli uffici di Montecitorio, dove si sta componendo il puzzle dei ministri del nuovo governo. Guarderà insieme ai fedelissimi del Cavaliere gli altri azzurri, quelli del Napoli, che scenderanno in campo contro la Cremonese proprio domenica alle 18. 

A spostare l'obiettivo della camera sul futuro è stato ieri il capodelegazione di Fi al Parlamento europeo e coordinatore cittadino Fulvio Martusciello: «Apriamo il partito a tutti i moderati che si riconoscono nei valori cristiani. Abbiamo scelto nella direzione regionale tenutasi a Chiusano, di continuare l'opera di allargamento del partito che non sarà più chiuso e autoreferenziato. C'è una nuova Forza Italia che si ispira al popolarismo e chiede a tutti coloro che si riconoscono in questi valori di aderire. Inizia un nuovo percorso in cui ci sarà spazio politico per chiunque si impegni e sia alternativo alla sinistra». All'incontro tra eletti ed elettori saranno presenti anche la capogruppo regionale Annarita Patriarca, eletta alla Camera in Campania 1-02, che malgrado la sconfitta all'uninominale nel collegio Torre del Greco-Castellammare-Penisola sorrentina ha raggiunto la seconda percentuale più alta a livello nazionale del partito (oltre il 15%); e gli altri tre neoeletti in parlamento Tullio Ferrante e Francesco Rubano (Camera), e Franco Silvestro (Senato). «L'attenzione e la vicinanza alla Campania, e a Napoli in particolare, del nostro coordinatore nazionale, Antonio Tajani, confermano il nuovo corso di un partito che guarda finalmente ai territori e alle competenze sottolinea Patriarca -.

Forza Italia crede da sempre nelle potenzialità del Mezzogiorno e sarà vigile sugli investimenti al Sud previsto dal Pnrr per offrire al Meridione servizi e infrastrutture capaci di recuperare il gap con il Nord». 

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È tempo di grandi manovre sull'asse Napoli-Roma. In fibrillazione tutta la coalizione di centrodestra, alla luce dell'incertezza che aleggia rispetto agli incastri del prossimo esecutivo, tra ministeri, vice ministeri e sottosegretari. Resta saldamente in corsa per lo Sviluppo economico l'industriale Antonio D'Amato. Il suo profilo piace molto agli azzurri, ma anche agli alleati Lega e Fratelli d'Italia. Non è un uomo di partito D'Amato, ma potrebbe essere uno dei tecnici di area ai quali tanto mira la premier in pectore. Per i sottosegretari Fi proporrà dalla Campania un profilo proveniente dal mondo dell'Università «per fare da contraltare al sindaco Manfredi» e uno più politico che non verrà ripescato tra i non eletti. Sembrano dunque chiudersi le porte di un incarico di sottogoverno per Stefano Caldoro. «Non vogliamo creare incomprensioni e malcontenti tra gli eletti» fanno sapere da Corso Umberto. Nella Lega avanza invece l'ipotesi Pina Castiello. Come indipendente almeno per ora -, resta sul tavolo l'idea di affidare al magistrato Catello Maresca un ruolo di sottosegretario. Tra i suoi sostenitori c'è chi sui social già festeggia: «Forse ci siamo. Le voci si intensificano. Pochi nel nostro Paese possono vantare curriculum e competenze nel settore giustizia al pari di Catello Maresca. Adesso manca poco per il cambiamento», scrive Vincenzo Cirillo, consigliere metropolitano in quota Maresca. Maurizio Lezzi, ex presidente della nona Municipalità, rincara la dose: «Una delle nomine a mio parere, che vede competenza, in un ruolo a servizio della giustizia. Oltre un riconoscimento ad un uomo, che ha saputo dimostrare sul campo cosa è la giustizia. Scegliere Maresca è sicuramente un grande passo in avanti». 

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