Avvocati napoletani divisi: direttivo a metà e caos nomine nel Consiglio forense

Avvocati napoletani divisi: direttivo a metà e caos nomine nel Consiglio forense
di Viviana Lanza
Giovedì 16 Novembre 2017, 10:23
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Il nodo da sciogliere resta quello sulle nomine in seno al nuovo Consiglio forense. Ci sono polemiche da sopire e equilibri da ripristinare. All'indomani della prima seduta, che si è svolta martedì e ha portato a un nulla di fatto, si guarda all'appuntamento di martedì prossimo. Bisognerà eleggere i due vicepresidenti e, stando a umori raccolti tra gli addetti ai lavori, in pole potrebbero esserci un consigliere donna e un consigliere penalista. L'opzione è vista come una possibile soluzione utile a stabilire equilibri e trovare un'unità che si stenta per il momento a raggiungere perché nel nuovo direttivo non c'è una maggioranza assoluta, in quanto la frammentazione, che aveva caratterizzato le candidature prima e il risultato elettorale poi, finisce per ripercuotersi anche all'interno del nuovo Consiglio. Questo è un Consiglio composto da ben nove penalisti come non accadeva da molti anni, con l'avvocato Arturo Frojo che è stato il penalista più votato e che inizialmente era anche tra i favoriti per la presidenza. Significativa in Consiglio la presenza di avvocatesse, con dieci consiglieri donna. Inoltre nel direttivo sono presenti molti giovani avvocati, con il trentenne Carmine Foreste che è il più giovane consigliere, e c'è tra i neoeletti il penalista Gabriele Esposito, con 1100 preferenze raccolte correndo da indipendente senza aderire ad alcuno schieramento. Ognuno dei 25 neoeletti, tra cui c'è anche il presidente Armando Rossi, si fa quindi portavoce della parte della categoria che gli ha dato fiducia, di chi sostiene il cambiamento e di chi una continuità con il passato.
 
L'obiettivo è bilanciare le forze in campo. Ci sono anche le Commissioni da istituire. Gli equilibri sembrano precari. Nel suo discorso di martedì e nell'incontro di ieri con i giornalisti, il neopresidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati Maurizio Bianco ha rinnovato l'invito ai venticinque consiglieri a «non perdersi nei vicoli di inutili contrapposizioni», auspicando che presto si possa giungere a un punto di incontro per avviare i lavori del Consiglio. L'argomento nomine era all'ordine del giorno nella seduta di martedì che è stata la prima per i 25 consiglieri neoeletti ma non è stato affrontato perché la riunione è stata assorbita da questioni e contestazioni sollevate da alcuni consiglieri per valutare la regolarità formale delle nomine del segretario Vincenzo Pecorella e del tesoriere Giuseppe Scarpa ritenendo che avesse dovuto continuare a sovrintendere la seduta il consigliere anziano e non il neoeletto presidente, e per votare (e i più hanno scelto di non accoglierle) le dimissioni del consigliere tesoriere che di fronte alle contestazioni aveva pensato di lasciare la carica. Se ne riparlerà dunque. Sul tavolo ci sono varie proposte. Tra i principali obiettivi ci sono le sedute in diretta streaming e l'aggiornamento del sito istituzionale. Il primo è in nome della trasparenza che pure appare ad alcuni un modo per ritrovare compattezza, il secondo punta ad agevolare il lavoro quotidiano degli iscritti e a snellire i tempi della burocrazia consentendo di scaricare direttamente dal sito documenti che gli avvocati finora possono recuperare soltanto agli sportelli nonché di ampliare le ricerche giurisprudenziali. C'è grande partecipazione e attenzione da parte degli avvocati al lavoro del direttivo che li rappresenta, evidentemente perché questo è un momento delicato, è un momento di riforme e l'avvocatura ambisce a essere un interlocutore autorevole delle istituzioni ed è un momento in cui crisi economica e annose carenze della macchina giudiziaria napoletana rendono necessari interventi per non gravare troppo sull'attività quotidiana degli avvocati. Lunedì il presidente Bianco ha incontrato il presidente della Corte d'Appello Giuseppe De Carolis, il procuratore generale Luigi Riello, il presidente del Tribunale Ettore Ferrara e il capo della Procura Giovanni Melillo per rinnovare la sinergia e il dialogo dell'avvocatura con i vertici degli uffici giudiziari e ha incontrato Gianfranco Mallardo, presidente del neonato Ordine degli avvocati di Napoli Nord per una collaborazione e una condivisione di intenti.