Mattarella a Pozzuoli e nel carcere di Nisida: «Costruire una nuova strada dopo aver curato le ferite»

Mattarella a Pozzuoli e nel carcere di Nisida: «Costruire una nuova strada dopo aver curato le ferite»
di Adolfo Pappalardo
Sabato 11 Settembre 2021, 11:26 - Ultimo agg. 12 Settembre, 08:02
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Prima la visita al cercere di Nisida, poi al rione Terra di Pozzuoli. Ma è nell'istituto minorile che il presidente Sergio Mattarella affida un messaggio ai ragazzi: «Occorre costruire una nuova strada dopo aver curato le ferite».

Il capo dello Stato è accompagnato in una visita blindata e lontano dai giornalisti tra il carcere e Pozzuoli. Con lui il ministro della Giustizia Marta Cartabia. «La visita del capo dello Stato per noi è un evento importantissimo perché indica una direzione, indica la necessità di un processo di comunità in cui Stato, istituzioni, enti locali e chiesa si mettono insieme per dare un futuro a chi non lo avrebbe, ai più emarginati come i detenuti. Il progetto Puteoli sacra è questo, mettere a disposizione i beni artistici e culturali del Rione Terra e della diocesi di Pozzuoli affinché questi giovani possano avere una possibilità», spiega ai giornalisti don Gennaro Pagano, direttore della fondazione Regina Pacis e cappellano del carcere minorile. 

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A Pozzuoli, al rione Terra, la seconda tappa con la zona presidiata dalle forze dell'ordine. Ad alcuni metri di distanza dal cordone di sicurezza, sono arrivati i disoccupati del Movimento di lotta 7 novembre, che vorrebbero rappresentare al presidente della Repubblica le loro istanze. C'è anche una delegazione dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli, che da mesi lottano contro la chiusura decisa dalla multinazionale americana.

Le tute blu proveranno a consegnare a Mattarella una lettera con la quale chiedono sostegno e vicinanza per la loro battaglia. 

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