Mensa scolastica, stangata in arrivo: fino a 200 euro in più all'anno

Mensa scolastica, stangata in arrivo: fino a 200 euro in più all'anno
di Mariagiovanna Capone
Sabato 30 Giugno 2018, 10:13
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Per l'anno scolastico 2018/2019 ci saranno molte novità sulla refezione scolastica. La più importante, accolta con rabbia dalle famiglie, è l'aumento del costo dei pasti. Nei giorni scorsi l'assessore all'Istruzione Annamaria Palmieri ha prima incontrato il Coordinamento Commissioni Mensa Napoli, che raggruppa 19 scuole, e poi relazionato in Commissione Scuola del Consiglio comunale presieduta da Luigi Felaco, fornendo chiarimenti sulla partenza del servizio e replicando alle richieste delle famiglie.

Il costo dei pasti è lievitato. Secondo le nuove disposizioni presenti nella delibera 15/2018, le tariffe per il servizio di refezione scolastica sono aumentate da 0,20 a 0,80 euro per singolo pasto, secondo il valore dell'indicatore Isee. A conti fatti, l'aumento potrebbe oscillare tra 50 e 200 euro all'anno. A ciò si aggiunge il mantenimento del contributo per l'organizzazione generale del servizio di 15 euro, la gabella già pagata lo scorso anno che l'amministrazione motivò come quota necessaria al raggiungimento della soglia di copertura del 36 per cento del servizio, così come previsto per legge. «Con gli aumenti tariffari a pasto, non comprendiamo perché chiedere anche la gabella» afferma il Coordinamento che ricorda la delibera 149/2017 in cui «fu approvata una mozione trasformata in ordine del giorno che chiedeva la cancellazione del contributo per l'organizzazione generale del servizio nel caso le risorse fossero disponibili grazie alla cancellazione del debito CR8. Cosa che ci risulta in parte avvenuta».
 
Sugli aumenti del costo dei pasti e la tassa di 15 euro riproposta, l'assessore li giustifica come «un impegno di tutti per il bilancio, affinché servizi a domanda come la refezione, che sono quelli che rischiano di più in caso di default, non possano essere compromessi. Il discorso riguarda tutti i servizi e tutti i cittadini. Se vogliamo il bene della città mettiamoci in azione perché servizi a domanda diventino servizi essenziali: è una richiesta che faccio esplicitamente al governo del cambiamento. Per ora il sacrificio economico è tutto in capo ai Comuni e se il piatto piange non ci sono altre strade. Si tratta comunque di un ritocco minimo».

In Commissione, l'assessore ha annunciato che «il bando per l'affidamento del servizio di refezione scolastica sarà pubblicato entro il 30 giugno» ma a poche ore dalla scadenza, ancora non è stato pubblicato. «È solo questione di giorni» ha precisato Palmieri che nei giorni scorsi ha chiesto «alle attuali ditte affidatarie la disponibilità a una proroga, fino a nuova aggiudicazione». Una possibilità che «non ha carattere eccezionale ma contrattuale, è garantita infatti dal codice degli appalti». I tempi tecnici della gara d'appalto quindi saranno ammortizzati in questo modo per non creare disagi all'utenza come avvenuto in passato.

Palmieri ha garantito la partenza della refezione dal primo giorno di scuola. I genitori dovranno provvedere all'iscrizione sulla piattaforma già online, e farne richiesta alle scuole, cui verrà chiesta il primo settembre la data in cui intendono partire. Contestualmente dovranno presentare l'elenco dei refezionanti e, infine, verrà chiesto «un patto di corresponsabilità e impegno» rispetto al servizio erogato dal Comune per evitare altri disagi». In particolare, Palmieri ha sottolineato che «ci sono stati alcuni istituti che più volte, nell'arco di quest'anno, hanno aumentato e diminuito il numero di pasti ordinati creando problemi di carattere economico e gestionale che non intendiamo accettare per il prossimo anno».
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