Napoli, Moretto primo leghista in Consiglio: «Salvini fermerà la bomba Vasto»

Napoli, Moretto primo leghista in Consiglio: «Salvini fermerà la bomba Vasto»
di Valerio Esca
Giovedì 25 Ottobre 2018, 08:22 - Ultimo agg. 09:55
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La Lega entra per la prima volta in Consiglio comunale a Napoli. A formare il gruppo sarà il solo Vincenzo Moretto, militante da sempre della destra sociale. I primi passi nell'organizzazione giovanile del Movimento sociale ai tempi delle scuole medie, fino all'elezione per la prima volta in Consiglio comunale nel 1977. Moretto ha ricoperto anche il ruolo di presidente di circoscrizione Poggioreale dal 1993 al 1997. È poi approdato in Alleanza Nazionale, partito al quale è rimasto molto legato. Dopo un passaggio in Fratelli d'Italia, il consigliere comunale, 65 anni, alla sua quinta consiliatura, durante l'ultima tornata elettorale per le amministrative ha tentato di rientrare nell'assemblea cittadina con Prima Napoli di Gianni Lettieri. È subentrato come primo dei non eletti all'imprenditore, dopo le sue dimissioni. Fino alla svolta leghista. Domani il battesimo del fuoco, alle 11 in conferenza stampa nella sala Nugnes di via Verdi, quando verrà ufficializzato il suo ingresso nel partito di Salvini.

Moretto, un napoletano come lei, vissuto e cresciuto all'Arenaccia, come mai ha scelto di aderire alla Lega?
«Innanzitutto non è un passaggio, ma un fatto naturale. Sono mesi che collaboro con gli esponenti locali della Lega. Si tratta solo di ufficializzarlo e creare il gruppo in Consiglio».
 
Una bella responsabilità, non trova?
«Non c'è nulla di strano. Ho incontrato Salvini quando è venuto a Napoli l'ultima volta in Prefettura e abbiamo deciso che i tempi fossero ormai maturi. Io vivo nel Vasto e credo che l'unico movimento politico che stia facendo qualcosa per la mia zona, per le famiglie, che vuole attuare politiche per il lavoro e per le pensioni è proprio la Lega. Mi trovo pienamente dentro il loro percorso. Sono le mie battaglie da sempre. Un percorso che purtroppo si interruppe quando si è estinta Alleanza Nazionale».

Il clima sta cambiando ma è innegabile che in città ci sia da sempre grossa diffidenza nei confronti della Lega. Non si aspetta critiche per questa sua scelta?
«Mi chiamo Vincenzo Moretto e porto avanti le mie battaglie da sempre ed oggi si incontrano con quelle della Lega. Bisogna però chiarire una volta per tutte il discorso che la Lega non ce l'ha mai avuta con i napoletani. Certo a volte si sono utilizzate espressioni sbagliate da tifoseria, come si fa per esempio tra Napoli e Juve. Ma la vera critica la Lega l'ha sempre fatta a chi non ha saputo governare queste terre. Bisogna invece esportare al Sud il modello Lega. Io entro nel partito di Salvini con un progetto per Napoli, per mettere al centro dell'agenda politica il Sud. La Lega non vuole dividere il Paese ma lo vuole unire e questo le persone lo stanno capendo».

In Consiglio comunale, a pochi passi da lei, siedono alcuni colleghi che si sono schierati apertamente contro Salvini. Pronti a scendere in piazza quando il ministro arriva in città. A loro cosa dice?
«Se ci limitiamo ai consiglieri comunali, parliamo di poche persone, che, per quanto irruenti, sanno controllarsi. La cosa che mi preme sottolineare è che chi protesta non lo fa contro la Lega, ma contro il ministro dell'Interno. Chi ricopre una carica pubblica non può permettersi di protestare contro lo Stato. Anche l'ultima volta che Salvini è venuto a Napoli qualche facinoroso ha provato a protestare. E dalle immagini si vede chiaramente che parliamo di pochissime persone»

Il sindaco si sta costruendo la figura di anti-Salvini anche sul panorama nazionale. Ha già avuto modo di incontrarlo per sapere cosa ne pensa della nascita del gruppo Lega?
«Il sindaco è un soggetto da studiare. Lui rappresenta le istituzioni però va contro le istituzioni. Una distinzione dovrebbe farla. E credo che questo ruolo di anti-Salvini lo eserciti perché non ha nulla da raccontare di positivo al popolo sulla sua amministrazione. Vuole costruirsi il futuro facendo leva su uno scontro personale con Salvini. Bisogna protestare se non si è d'accordo con qualcuno, ma se quel qualcuno riveste una carica bisogna avere rispetto. Anche io sono contro l'idea di politica del sindaco, ma non vado contro la persona e come primo cittadino non gli mancherei di rispetto. Seppur siamo lontani anni luce politicamente».
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