Catacombe San Gennaro, un manager accanto a Loffredo: in pole c'è Borgomeo

Catacombe San Gennaro, un manager accanto a Loffredo: in pole c'è Borgomeo
di Giuliana Covella
Giovedì 22 Novembre 2018, 07:00
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Al vertice del sito dove nel V secolo furono traslate le spoglie del patrono di Napoli ci potrebbe essere un imprenditore o un manager. Il toto-Catacombe entra nel vivo e si fa sempre più strada l'ipotesi che accanto a padre Antonio Loffredo, attualmente direttore delle Catacombe di Napoli (San Gennaro, San Gaudioso e San Severo), arrivi un laico. In pole position ci sono Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione Con il Sud e Ernesto Albanese, presidente della onlus «L'Altra Napoli». Ma non si escludono altri nomi, sui quali tuttavia in queste ore c'è massimo riserbo. 
 
L'annuncio era stato dato lunedì scorso, dopo che al Vaticano si era messa la parola fine alla diatriba delle ultime settimane con i giovani della cooperativa «La Paranza», che curano la gestione delle cavità tufacee dal 2009 (anno della firma della convenzione tra Santa Sede e Curia partenopea, in scadenza a luglio). La questione affrontata nel corso di un faccia a faccia tra il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente della Pontificia commissione di Archeologia sacra e l'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, prevedeva che il parroco della Sanità si facesse da parte o venisse affiancato da una figura per così dire «super partes», non appartenente cioè al mondo ecclesiastico. Inizialmente tra le ipotesi si era parlato di un ex magistrato o un ex generale, ma anche un libero professionista o un docente di in pensione. Ora invece la partita sembra essere ancora aperta e in lizza per la gestione di un sito di 5.800 metri quadrati per 18mila metri cubici di estensione cominciano a circolare alcuni nomi che già sono stati protagonisti della rinascita delle Catacombe in questi anni. 

Carlo Borgomeo, 71 anni, presidente di Fondazione Con il Sud, era stato tra i primi a firmare la petizione per chiedere l'intervento del Papa a sostegno della «Paranza», dopo la richiesta che - a detta loro - sarebbe arrivata dalla Pontificia commissione di versare la metà degli introiti. Anche se la Santa Sede ha più volte precisato di volere solo più trasparenza, legalità e applicazione delle regole nella gestione del sito, assicurando che non sarebbe stato messo a rischio nessun posto di lavoro e ribadendo la priorità di salvaguardare il modello Sanità. Ora, riportata la calma tra le parti, si passa alla fase successiva, quella della guida delle Catacombe. Tra i papabili per il vertice c'è appunto Borgomeo. Docente di economia aziendale, con una lunga esperienza nella gestione d'impresa, ha progettato e gestito interventi di imprenditorialità giovanile. Grazie a un finanziamento di 368mila euro di Fondazione Con il Sud «La Paranza» vinse nel 2008 il bando «Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico-culturale» con cui è iniziato il percorso di rinascita delle Catacombe. 

Tra i nomi che in queste ore circolano insistentemente per le Catacombe c'è anche quello di Ernesto Albanese, 54 anni, laurea in Scienze politiche, presidente dell'associazione «L'Altra Napoli». Un ente che ha fondato nel 2005 in seguito alla morte del padre dopo una rapina. Oggi la onlus è tra i maggiori sostenitori dei progetti (il Giardino degli Aranci, L'Altra Casa ai Cristallini e l'orchestra giovanile Sanitansamble per citarne alcuni) relativi ai giovani del Rione Sanità e della «Paranza». Potrebbe essere lui il nuovo manager, alla luce di un curriculum di tutto rispetto: è stato amministratore di Eurofly e dell'area nord di Alitalia, ai vertici di Atahotels, direttore generale di Coni Servizi e oggi è consigliere di amministrazione di Autogrill.

Un incontro di «condivisione e preghiera» per sostenere i ragazzi della coop: l'appuntamento è per domenica, alle 18.30, nella Basilica di Santa Maria della Sanità. L'incontro è promosso dai laici e dai sacerdoti firmatari del Patto della Catacombe e da Fondazione di Comunità San Gennaro, La Paranza, Il Millepiedi, Officina dei Talenti, il Grillo Parlante, Nuovo Teatro Sanità, Apogeo Records, La Casa dei Cristallini, Sanitansamble, Tutti a scuola, educative territoriali e rete commercianti Rione Sanità. «Tutti sono uniti nel rispondere a difesa dei ragazzi che lavorano nella cooperativa - si legge in una nota - sui quali pende l'incognita di un debito nei confronti della Pontificia commissione di Archeologia sacra». «La preoccupazione dei ragazzi e del territorio - continua la nota - è che in fase di rinnovo di convenzione si possa porre fine a quell'esperienza».
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