Napoli, polemica sul voto alle primarie. «Gli spiccioli? Solo un atto di cortesia»

Napoli, polemica sul voto alle primarie. «Gli spiccioli? Solo un atto di cortesia»
di Luigi Roano
Martedì 8 Marzo 2016, 08:31 - Ultimo agg. 12:15
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Tonino Borriello ha unito in matrimonio Antonio Bassolino e Annamaria Carloni nel lontano 2005. Era l'8 gennaio, nella sede dalla municipalità di San Giovanni a Teduccio, dove lui era il presidente. Undici anni dopo, nello stesso luogo, zona orientale di Napoli, don Antonio ha aperto la sua campagna per le primarie un mesetto fa. Chi c'era al suo fianco? Manco a dirlo Borriello. Domenica notte, però, sempre lui, il mitico Borriello ora consigliere comunale - che fin dagli anni 70 con Bassolino ha formato un solidissimo sodalizio politico - ha pensionato l'ex governatore spostando le sue truppe cammellate - e i voti annessi - tutti su Valeria Valente. Addirittura Borriello ha dato l'euro necessario, «il contributo» per far votare alla sua gente la Valente. Un video pubblicato da Fanpage.it - e che sta suscitando almeno imbarazzo tra i democrat - lo inchioda. Stanno davvero così le cose? «Un atto di cortesia verso chi ha dimenticato il portafogli o non si trovava la moneta in tasca - racconta - era spiacevole mandarli a casa, per il resto le operazioni si sono svolte con grande serenità e tranquillità. E poi fuori a quel seggio mica c'ero solo io, c'erano molti che controllovano le operazioni per Bassolino, come Toni Marciano, Nando Balzamo, Gino Bellocchio e altri che hanno fatto la stessa cosa. Ricordo anche di avere dato una moneta a una persona che ha votato per Antonio. Poi, se vogliono attaccarsi a queste cose per giustificare la sconfitta, facciano pure».

Storie di primarie Pd che, anche quando sembra che tutto sia filato liscio, hanno sempre un po' di veleno nella coda. Fatto sta che a San Giovanni la Valente - tanto per capire l'impatto che Borriello ha su quel territorio - ha preso il triplo e anche di più dei voti di Bassolino. L'equilibrio, il testa a testa tra i due si è rotto lì a San Giovanni a Teduccio, regno di Borriello e non più anche di Bassolino.

Borriello non si scompone e respinge al mittente le accuse di tradimento: «Ad Antonio (Bassolino - ndr) sono e resto legato, gli riconosco il merito di avere con forza fatto la battaglia per far le primarie, rimettendo il partito al centro della discussione. Ci fosse stato il candidato civico Riccardo Monti avrei appoggiato la sua candidatura, però con in campo il candidato politico, Valeria è più idonea. Con lei abbiamo tolto a de Magistris la possibilità di fare una campagna elettorale tutta sul passato, sui rifiuti, e non sul presente, ovvero la cattiva amministrazione del sindaco, e il futuro di Napoli». Insomma, Borriello non si sente un traditore? «No, non mi sento un traditore e la mia è stata una scelta politica». Tuttavia, le spalle a Bassolino le hanno voltate anche la stessa Valente, e un altro figlioccio politico come Andrea Cozzolino, oggi eurodeputato, pure lui fortissimo nell'area orientale. Una vera folla di «girati».

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