Napoli, Dema porte aperte: 25 assessori in sette anni

Napoli, Dema porte aperte: 25 assessori in sette anni
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 29 Ottobre 2018, 07:00
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Rischi di perderti nelle sliding doors delle giunte de Magistris. Qualcosa come 25 assessori cambiati, cacciati via o spostati ad altri incarichi. Minori ovviamente. Senza contare, ovviamente, manager di partecipate o dirigenti apicali su cui il sindaco prima ha puntato come vessilli della sua rivoluzione arancione e poi mollato al proprio destino. Come il manager dell'Asia Raphael Rossi, defenestrato dopo appena sei mesi, o il direttore generale Silvana Riccio. Ma nell'elenco dei caduti ci sono anche vittime illustri come il cantautore Roberto Vecchioni al Forum delle Culture. In totale una decina di rimpasti in appena sette anni con un unico assessore immortale: Annamaria Palmieri in carica sin dalla prima giunta varata nel giugno 2011.
 
In quel giugno di sette anni fa un de Magistris ancora emozionato presenta a palazzo San Giacomo il suo dream team. Come suo vice (con delega all'ambiente) c'è Tommaso Sodano, ex parlamentare di Rifondazione e presidente della Commissione rifiuti. Con lui il pm anticamorra Pino Narducci (Sicurezza), l'economista Riccardo Realfonzo (Bilancio) e Bernardino Tuccillo al Patrimonio. «Rivolteremo Napoli», annuncia il neo sindaco guardando negli occhi il resto della sua squadra (Sergio D'Angelo, Luigi De Falco, Antonella Di Nocera, Marco Esposito, Alberto Lucarelli e Pina Tommasielli).

Ma la liaison è appena un fugace flirt perché nemmeno un anno e un paio di assessori vanno via sbattendo la porta. Polemiche e veleni come tutti i migliori matrimoni che finiscono in frantumi. A giugno 2012 lascia il giudice Narducci anche per gli strascichi di un altro addio di sei mesi prima (il manager Rossi alla guida di Asia) e appena un mese dopo tocca all'economista Riccardo Realfonzo. «Mi ha tradito», attacca il sindaco riferendosi al magistrato annunciando di voler fare un tagliando alla sua squadra. Non ne ha nemmeno il tempo perché nel giro di 3 settimane lascia anche l'economista keynesiano Riccardo Realfonzo. Quest'ultimo molla perché all'auspicata riforma della macchina comunale e delle scassate partecipate (per evitare l'impennata delle tasse comunali e il dissesto), il sindaco fa orecchie da mercante. Niente. È il secondo addio che fa rumore anche se con il passare dei mesi i napoletani iniziano a farci quasi l'abitudine. Ed, infatti, sei mesi e altri due assessori mollano: Alberto Lucarelli molla l'incarico ai Beni comuni per tornare all'impegno universitario a tempo pieno e Sergio D'Angelo, il patron della Gesco, lascia le politiche sociali (ma verrà recuperato come commissario dell'Abc). Altri sei mesi (il tempo medio di permanenza degli assessori...) e a maggio 2013 vengono revocati gli incarichi a Marco Esposito, Bernardino Tuccillo, Anna Donati (che rimane come delegata del sindaco ai Trasporti) e Antonella di Nocera mentre Luigi De Falco preferisce lasciare. Praticamente è un addio al dream team di quattro anni prima perché della prima giunta rimangono solo il vice Sodano, la Palmieri e la Tommasielli che molla però a settembre al rientro dalle ferie. E siamo a giusto dieci assessori andati via e tre rimpasti in appena due anni e mezzo. È già un record ma con il passare dei mesi le giunte arancioni iniziano ad avere la stessa durata dei governi balnerari ex dc....

Ma non è finita: a giugno 2015 lascia prima Moxedano (perché eletto in Regione) e subito dopo anche Tommaso Sodano (al suo posto Raffaele Del Giudice), il vice che ha retto palazzo San Giacomo nei giorni della sospensione della Severino per de Magistris. Non è un addio come un altro perché Sodano è stato il braccio destro dell'ex pm. E anche qui volano gli stracci: «Il sindaco è mal consigliato dal suo capo di gabinetto...», è l'addio velenoso dell'ex parlamentare riferendosi all'ormai potentissimo Attilio Auricchio.

«Squadra che vince non cambia», annuncia raggiante il sindaco alla sua seconda elezione quando conferma quasi tutti gli assessori (8 su 11) che hanno fatto parte della sua ultima squadra di governo. È la fine di giugno 2016 e a palazzo San Giacomo nessuno crede che dureranno molto. Infatti un anno appena (se si considera l'ingresso di Daniela Villani a luglio). Ed ecco il rimpasto del maggio 2017: escono Salvatore Palma e Daniela Villani (a cui va l'incarico di consigliere del sindaco sul mare) ed entrano Alessandra Sardu e Maria D'Ambrosio. Passa poco più di un anno, arriviamo a venerdì scorso e indovinate chi viene defenestrato? Proprio la Sardu e la D'Ambrosio per lasciare spazio a Monica Buonanno e Laura Marmorale. In carica un anno appena.

Via uno, avanti un altro. È la rivoluzione arancione bellezza...
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