Bagnoli, oggi tour del ministro Lezzi: «La bonifica una priorità del governo»

Bagnoli, oggi tour del ministro Lezzi: «La bonifica una priorità del governo»
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 26 Luglio 2018, 07:30 - Ultimo agg. 14:00
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Ha chiesto di rendersi conto di persona dell'affaire Bagnoli. La bonifica da fare, i ritardi e un'ipotesi di sviluppo ancora ferma al palo. D'altronde il ministro per il Sud Barbara Lezzi ha in mano, dal 7 luglio la delega di coordinamento della cabina di regia su Bagnoli come il suo predecessore, il ministro De Vincenti. E, stamani, quindi sarà a Napoli per la sua prima visita nell'area dell'ex Italsider con l'ad di Invitalia Domenico Arcuri e il commissario di governo Salvo Nastasi. Un'occasione per fare il punto, da vicino, sullo stato di avanzamento del progetto di bonifica e riqualificazione dell'area e, soprattutto, parlare con tutti gli attori della vicenda. A cominciare dal sindaco de Magistris e dal governatore De Luca che vedrà separatamente. Il primo in mattinata; il secondo nel pomeriggio. Ma, a quanto trapela, la Lezzi potrebbe incontrare anche i vertici della Procura napoletana per capire la situazione dal punto di vista giudiziario. Quella bonifica non andata avanti, nonostante i 76 milioni di euro spesi in 25 anni, secondo i magistrati. Inchiesta aperta nel 2007 e chiusa in primo grado solo 4 mesi fa con una serie di condanne di tecnici e dirigenti.

«Bagnoli è la nostra priorità: i cittadini attendono la bonifica da 25 anni. Ma prima occorre verificare lo stato dell'arte», spiegò il ministro al Mattino una decina di giorni fa.
 
La Lezzi ha chiesto di poter fare un tour in privato senza i giornalisti (che incontrerà nel pomeriggio in Prefettura per una conferenza stampa) e solo in compagnia dell'ad Arcuri e del commissario Salvo Nastasi, il cui incarico scade nel prossimo autunno. Tappe previste sono la Porta del Parco, la vecchia area dell'Italsider e sicuramente Città della Scienza. Per avere un'idea, da vicino, lei che ha il piglio dell'interventista, della sfida che l'attende. Anche se da giorni si è fatta spedire diversi dossier per iniziare a studiare la situazione.

Anche se i nodi riguardano, sopratutto, i soldi per continuare i lavori. Al momento i fondi bastano sino alla metà del 2019, secondo i calcoli dei tecnici, ed occorrerà sicuramente che anche il governo grillo-leghista metta qualcosa per il progetto di riqualificazione dell'area. Servono soldi per continuare i lavori di bonifica che possono arrivare solo dalla prossima legge di bilancio.

Nessun freno per ora, sembra, all'idea di continuare a finanziare il progetto dell'area dell'ex Italsider. D'altronde i grillini napoletani, con in testa il presidente della Camera Roberto Fico, hanno sempre dichiarato di voler dare un punto di svolta per chiudere i lavori. E così Paola Nugnes, componente della Commissione Ambiente, eletta proprio nel collegio di Bagnoli: «Il governo dovrà impegnarsi molto sulla bonifica radicale di Bagnoli e personalmente seguirò molto da vicino la vicenda, mantenendo gli impegni con gli elettori e con le forze sane del territorio». Puntano a chiudere il cerchio su Bagnoli i grillini partenopei. Lì dove sinora hanno fallito tutti i governi. Di destra e di sinistra.
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