Sant'Agnello, lite sugli impianti sportivi: «Bambini, protestate contro i cinquestelle»

Sant'Agnello, lite sugli impianti sportivi: «Bambini, protestate contro i cinquestelle»
di Ciriaco M. Viggiano
Domenica 10 Marzo 2019, 12:31
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Prima si sono ritrovati in piazza. Poi, quando il consiglio comunale di Sant'Agnello discuteva la mozione sull'impianto sportivo di viale dei Pini, hanno fatto «irruzione» in Municipio. Nulla di strano se a mobilitare decine di bambini e genitori non fosse stato un messaggio circolato su WhatsApp prima della seduta: «Venite, sindaco e assessore ci hanno chiesto di entrare nel momento in cui il Movimento 5 Stelle proporrà la chiusura dell'impianto». Parole che adesso fanno divampare le polemiche: «Inaccettabile la strumentalizzazione dei ragazzi a fini politici», tuonano i grillini. «Non ho inviato alcun messaggio, basta con le fake-news», replica il primo cittadino Piergiorgio Sagristani.

All'origine dello scontro c'è la mozione con cui il M5S suggeriva di disciplinare l'orario di attività del campo da calcio di viale dei Pini, sul quale giocano regolarmente circa 450 ragazzi e 50 adulti, e della vicina tensostruttura, dove si praticano basket, pallavolo, ginnastica ritmica e calcio a cinque. La proposta nasceva dalle lamentele di alcuni residenti, esasperati dagli schiamazzi di atleti e tifosi, e puntava a fissare una serie di «paletti»: apertura dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21 nel periodo da maggio a settembre, divieto di utilizzare trombe e tamburi in tribuna e sul campo, riflettori regolati in modo tale da illuminare solo il terreno di gioco e non anche le abitazioni vicine. «Non abbiamo mai chiesto la chiusura dell'impianto precisa Fabio Aponte, capogruppo del M5S che ha firmato la mozione insieme agli altri due consiglieri grillini Tatiana Di Maio e Fabio Galano . Volevamo soltanto che la struttura venisse utilizzata senza alcun danno o fastidio per i vicini».
 
Nemmeno il tempo di presentare la proposta e in paese è scattata la «chiamata alle armi». Come? Attraverso un messaggio circolato su WhatsApp e indirizzato ai genitori dei bambini che utilizzano l'impianto di viale dei Pini. «Ho bisogno di una delegazione scriveva l'autore, rimasto ignoto per protestare contro il M5S che ha chiesto di bloccare le attività sportive. Entreremo in Comune tutti insieme quando il M5S chiederà la chiusura dell'impianto, come richiesto dal sindaco Sagristani e dall'assessore Massa».

La mobilitazione ha prodotto i suoi frutti: venerdì sera decine di sportivi, preoccupati per il paventato stop al centro di viale dei Pini, hanno invaso la sede comunale mentre in consiglio si scatenava la bagarre sulla mozione grillina. «I bambini attacca il leader pentastellato Aponte - sono stati usati dal sindaco per metterci in cattiva luce e far capire chi comanda in paese». Secca la replica del primo cittadino: «Non perdo tempo a inviare messaggi dice Sagristani . Se anche l'avessi fatto, quale sarebbe il problema? Invitare i cittadini alle sedute del consiglio comunale è cosa buona e giusta». Pure Attilio Massa, assessore allo Sport, prende le distanze dal messaggio: «Nessuno ha sollecitato la mobilitazione, anche perché la presenza del pubblico non può condizionare le valutazioni del consiglio».

Alla fine, di chiunque si trattasse, chi aveva interesse a lasciare la situazione inalterata ha centrato l'obiettivo. La proposta formulata dal M5S, infatti, non è stata nemmeno votata dall'assemblea. Decisivo un parere con cui il segretario comunale Valerio Costabile ha esternato le proprie «perplessità» in merito alla mozione: secondo il Testo unico degli enti locali, non rientrerebbe tra le materie sulle quali il consiglio ha il potere di esprimersi. «Dopo aver fatto credere che il M5S volesse chiudere l'impianto conclude Aponte la mozione non è stata nemmeno votata nonostante la maggioranza avesse i numeri per bocciarla: l'ennesima dimostrazione di forza dell'amministrazione comunale verso una minoranza colpevole di aver solo presentato una mozione per disciplinare gli orari delle attività in viale dei Pini».
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