Scontro in Consiglio regionale, M5S denuncia: «Insultati dall'assessore Palmeri»

Scontro in Consiglio regionale, M5S denuncia: «Insultati dall'assessore Palmeri»
Venerdì 23 Novembre 2018, 18:32
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«Siamo stati insultati dall'assessore Palmeri per aver difeso in aula i diritti dei lavoratori Dema». È quanto denuncia, attraverso una nota, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello che aggiunge: «Oggi, nell'aula del Consiglio, abbiamo avuto conferma di quanto valgono gli impegni, annunciati e sottoscritti, dell'assessore al Lavoro della Regione Campania».

«Alla luce di quanto accaduto prima e dopo il question-time da noi proposto sul destino dei lavoratori Dema, azienda di Somma Vesuviana che opera per l'indotto aerospaziale, - spiega Saiello - l'assessore Palmeri ha dato dimostrazione, oltre che di uno stile assolutamente opinabile per l'istituzione che rappresenta, della sua totale indifferenza per la vita dei lavoratori e del destino di realtà strategiche per il tessuto produttivo della nostra regione. Oggi ci siamo limitati a chiedere all'esponente di giunta perché, a distanza di un anno, non siano ancora partiti corsi regionali finalizzati a riqualificare nove unità di personale che hanno sottoscritto una lettera di intenti con l'azienda. Un accordo che prevede la loro riassunzione al termine di corsi di formazione che la Regione, nell'ottobre 2017, si è impegnata ad attivare, ma dei quali ad oggi non c'è alcuna traccia».
 

«Contraddicendo quanto sottoscritto un anno fa, - ricorda Saiello - la Palmeri si è limitata a scaricare la responsabilità sull'azienda, dimenticando che i corsi li avrebbe dovuti attivare la Regione di sua iniziativa. Alla nostra replica la risposta dell'assessore è stata dapprima laconica ed evasiva, per poi essere condita con insulti e offese gratuite al mio indirizzo all'uscita dall'aula e alla presenza dei lavoratori che le chiedevano conto del suo mancato impegno. Una sceneggiata che non frenerà, ma che infonde maggiore forza alla nostra battaglia al fianco di questi lavoratori, la cui sopravvivenza, ancora per qualche mese, è affidata al misero contributo della Naspi che ad oggi garantisce appena il 60% delle loro spettanze. All'assessore chiediamo di ritrovare lucidità, di sedersi al tavolo con le rappresentanze sindacali e dell'azienda e di attivarsi per far partire al più presto la formazione che consentirà a nove famiglie di ritrovare la dignità di un'occupazione», conclude il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.
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