Napoli, Universiadi e conti del Comune ad altissimo rischio senza l'aiuto del governo

Napoli, Universiadi e conti del Comune ad altissimo rischio senza l'aiuto del governo
di Luigi Roano
Mercoledì 9 Maggio 2018, 09:08 - Ultimo agg. 09:54
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Ci sono almeno tre questioni che rischiano di restare appese se non dovesse nascere un Governo al più presto o peggio ancora se quello in carica, presieduto da Paolo Gentiloni, dovesse dimettersi. Vicende che sono per la città e - soprattutto per il Comune e il sindaco Luigi de Magistris - di vitale importanza. La prima è il debito col Cr8. Da Palazzo Chigi ancora non arriva l'attesissima ultima firma sull'accordo tecnico raggiunto tra le parti secondo il quale il Governo si prende in carico il 77% della somma che sfiora i 90 milioni. La seconda, anche questa attualissima, è la cabina di regia di domani sulle Universiadi dove si dovrà decidere dove allocare gli atleti che parteciperanno alle Universiadi del 2019. La terza vale a dire la rigenerazione urbana di Bagnoli che rischia di essere per l'ennesima volta una incompiuta. Oggi il sindaco sarà a Roma dove dove l'unico appuntamento sicuro è quello in Anci. Tutti quelli che dovevano tenersi con i gruppi parlamentari sono ad altissimo rischio. De Magistris andrà nel famoso Transatlantico ma navigherà a vista. Sarà difficile trovare qualcuno che si prenda la responsabilità di ascoltarlo con il rischio che tra meno di 50 giorni si torni alle urne.
 
Nell'immediato l'urgenza più grande è la vertenza con il Cr8, se non arriva il via libera dal Governo sono dolori forti, perché bisognerebbe tornare in Consiglio comunale e rimodificare il bilancio previsionale appena approvato e soprattutto trovare i soldi. Nella sostanza ballano dieci milioni e non è il premier che blocca la trattativa. I dubbi c'è li ha il prefetto Carlo Schilardi che è il commissario per l'emergenza terremoto del 1980, tecnicamente è questo Ente verso il quale sussiste il debito. Dovesse dimettersi Gentiloni - cosa che potrebbe accadere già oggi o al massimo domani, il problema sarebbe serio e anche di più per Palazzo San Giacomo. Il Comune dovrà comunque pagare per intero la sanzione comminata dalla Corte dei Conti - pari alla stessa somma del debito - per non averlo inserito nel bilancio 2016. Multa che deve essere saldata nel 2019. Insomma situazione più che critica, inoltre sul «cosiddetto «debito ingiusto» - per de Magistris lo sono tutti quelli che non attengono alla sua gestione o quasi - c'era stata una grossa apertura politica del M5s non su Napoli ma per tutti i Comuni nelle stesse condizioni, a iniziare da Roma e Torino da loro amministrati. Se si torna al voto la speranza della legge speciale si trasformerà in chimera.

Domani a Palazzo Chigi la Cabina di regia con il Governo - se è ancora in carica - dovrebbe essere decisoria. Vale a dire stabilire finalmente dopo più di un anno di incertezze dove allocare il villaggio degli atleti. Il commissario per le Universiadi - prefetto Luisa Latella - ha dichiarato che la location Mostra d'Oltremare va bene. Ha incassato anche il sì dei management dell'ente ed è arrivato anche il semaforo verde di de Magistris: «La rivolta degli imprenditori? Vedrete che alla fine saranno tutti d'accordo». L'ottimismo dell'ex pm fa a pugni con l'incertezza politica che grava sulla manifestazione oltre che con le lamentele degli espositori della Mostra che temono un anno di stop e gravi danni finanziari con l'installazione del villaggio degli atleti. Ben 2400 casette di legno.

Sull'area ex Italsider l'unica cosa certa è la bonifica. Non è poco, anzi è moltissimo perché la precondizione per avviare anche la rigenerazione urbana. Su questa ci sono tanti dubbi. Le idee sono chiare da un punto di vista progettuale, intesa massima tra Governo, Regione e Comune sotto il profilo urbanistico e delle destinazioni. Bagnoli sarà il quartiere del tempo libero e del turismo soprattutto. Però su questo punto non si sa ancora chi metterà i fondi. E mancano di sicuro all'appello 300 milioni per collegare la nuova Bagnoli alla città. Vale a dire fondi per le infrastrutture e collettori per risanare il mare.
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