Febbre da nomine in Regione. Numerosi gli incarichi da affidare che fanno gola ai partiti dell'ampia maggioranza che sostiene il governatore De Luca. Il primo risale a pochi giorni fa, quando alla guida dell'Agenzia Regionale per la promozione ed il Turismo è stato confermato Luigi Raia.
Due settimane fa erano stati resi noti gli idonei al ruolo, erano 37, ma il presidente della giunta regionale ha inteso scegliere ancora una volta il fratello del consigliere deluchiano Paola Raia. Prima delle festività pasquali, infatti la Terza Commissione regionale permanente dedicata alle Attività produttive, Turismo e Lavoro, presieduta da Giovanni Mensorio, ha espresso parere favorevole in merito alla proposta di nomina di Raia.
È il terzo incarico che ricopre nelle società regionali: il primo lo ottenne nel 2010 quando con la sorella consigliere di Forza Italia - il governatore Stefano Caldoro lo piazzò all'Isve (l'Istituto di studi per lo sviluppo economico); il secondo nel 2017 nominato da De Luca all'Agenzia per il turismo che ha chiuso l'era dei vari enti provinciali per il turismo; il terzo, adesso, pur essendoci di nuovo la sorella in Consiglio regionale ma nella maggioranza deluchiana.
Nel Pd ed anche tra i fedelissimi deluchiani è serpeggiato qualche malumore, ma non vi sono norme che prevedono incompatibilità per un incarico regionale affidato al fratello di un consigliere tanto è vero che la legge «Campania zero» voluta da Caldoro fissava paletti sì ma solamente per i parlamentari italiani ed europei, i presidenti, gli assessori e i consiglieri provinciali, i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali, i presidenti e gli assessori delle comunità montane.
Sul sito dell'Agenzia è stato pubblicato un avviso per la formazione di una short list di esperti per il conferimento di incarichi professionali per il progetto Programmazione linee di azione per il turismo' finalizzato d implementare il lavoro di promozione col sito istituzionale incampania.it. A fine febbraio nel settore dei trasporti si è registrata un'altra scelta interna ai dirigenti di Palazzo Santa Lucia. L'architetto di San Giorgio a Cremano, Giuseppe Grimaldi, è subentrato all'ingegner Gianluca Basile (ora alle Universiadi) alla Direzione Generale dell'Agenzia campana per la Mobilità, le Infrastrutture e le Reti (ACaMIR).
Il capitolo delle nomine è molto fitto. Tra le caselle più ambite c'è quella di direttore generale della Soresa, la società regionale che funge da centrale degli acquisti nel campo della sanità (ultimo quello del vaccino Sputnik condizionato all'approvazione di Ema o Aifa), dopo le dimissioni di Corrado Cuccurullo rimasto soltanto presidente del cda. Un mese fa è stato pubblicato l'avviso per manifestazione d'interesse.
Da notare che sul sito della Soresa, nelle scorse ore, si è reso necessario un chiarimento che invece sembrava scontato: «È richiesta l'assenza di condanne penali, di procedimenti penali pendenti, nonché di procedimenti amministrativi per l'applicazione di una misura di prevenzione che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni, la costituzione del rapporto di lavoro nella pubblica amministrazione».
La poltrona di direttore generale della Soresa è molto delicata, ne deriva un grande potere ma anche un'enorme responsabilità per la firma da apporre agli atti (e proprio una questione di firme sarebbe stato il motivo delle dimissioni di Cuccurullo). Al momento la occupa il dirigente regionale Mauro Ferrara.
Sono centinaia, infine, i pretendenti alla carica di componente dell'organo di controllo o di revisore unico nelle società partecipate della Regione, nelle fondazioni, associazioni o enti, regolati o finanziati di competenza della Giunta Regionale. Tra i tanti candidati idonei figurano il docente universitario Federico Alvino recentemente passato alla Lega oppure commercialisti noti in città come Alfredo Mazzei, Roberto Trivellini e Roberto Cappabianca, in passato tutti già impegnati nel controllo contabile delle partecipate.