Lo sport al tempo del Covid-19:
le proposte dell'assessore Ferrante

Emanuela Ferrante
Emanuela Ferrante
di Diego Scarpitti
Giovedì 13 Gennaio 2022, 22:20
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Proposte per ripartire. Nonostante l’interruzione di diversi campionati (rugby, pallavolo e pallanuoto), causa il vertiginoso aumento dei contagi da Covid-19, lo sport prova a compattarsi e a superare gli ostacoli del momento. Palazzo San Giacomo ed Emanuela Ferrante hanno sottoscritto il documento degli assessori allo sport di Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Bari e Palermo, inviato congiuntamente al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al sottosegretario Valentina Vezzali, e ai presidenti delle commissioni di Camera e Senato, per manifestare la grande preoccupazione circa le conseguenze del caro bollette (luce e gas), che grava sui gestori degli impianti sportivi e natatori (privati e nella stragrande maggioranza di proprietà pubblica), che sono particolarmente energivori per loro natura.

Da quando si è insediata, Ferrante ha iniziato ad imbastire un proficuo dialogo con il Coni Campania, presieduto da Sergio Roncelli, con l’Agenzia regionale Universiadi e sport (Arus), diretta dal commissario Flavio De Martino, incontrando le associazioni del territorio e monitorando lo stato dell’arte degli impianti all’ombra del Vesuvio, riqualificati in occasione della 30esima edizione estiva dei Giochi universitari.

«Dopo due anni durissimi di pandemia questo ulteriore impatto economico rende impossibile il presente e il futuro di chi offre servizi sportivi a milioni di cittadini e che, come testimoniato dalle evidenze scientifiche, contribuisce con l’erogazione di quei servizi a corretti stili di vita, generando un concreto risparmio alle casse del Servizio Sanitario Nazionale». Si raccoglie anche il grido d’allarme lanciato di recente da Paolo Barelli, presidente della Fin, a sostegno degli impianti natatori.

L’assessore Ferrante ha condiviso il lavoro di squadra dei suoi colleghi, coordinato da Mauro Berruto, già commissario tecnico della Nazionale maschile di pallavolo e oggi referente sport del Partito democratico.

Sul tavolo tre richieste rivolte all’attenzione del Governo Draghi, provenienti dalle otto Città metropolitane più popolose d'Italia. «Un’operazione «helicopter money», che permetta ai gestori di impianti sportivi e natatori di sostenere questo ulteriore impatto. La stima, per intervento coerente con la gravità della situazione, è un contributo straordinario di 2 miliardi di euro, da destinare in maniera proporzionale ai reali costi da sopportare».

Una boccata d'ossigeno considerata la gravità del momento.

«L’estensione del bonus 110% a piscine e impianti sportivi che superi il limite della possibilità di intervento solo sugli spogliatoi, come previsto attualmente. Il miglioramento delle classi energetiche degli impianti avrà un effetto particolarmente significativo sui futuri risparmi generati e sull’ambiente, essendo tali impianti particolarmente energivori e lontani da parametri previsti». Strumenti per ammodernare le strutture interessate in un'ottica di green economy

«La possibilità di prolungare, fatte le dovute verifiche, le concessioni per i gestori di impianti sportivi nei casi in cui le condizioni economiche applicate risultino non coerenti con il mutato quadro complessivo e nei casi in cui i concessionari si impegnino a interventi di riqualificazione e implementazione dell'impianto». In pratica il prolungamento dei contratti di gestione, allargarndo la finestra temporale, conclude l’assessore Ferrante (nella foto di Pierpaolo Capano).

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