Torta dedicata a Mussolini, due indagati per apologia del fascismo nella Municipalità di Napoli

Torta dedicata a Mussolini, due indagati per apologia del fascismo nella Municipalità di Napoli
di Leandro Del Gaudio
Martedì 9 Marzo 2021, 09:03
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Parlano di apologia di fascismo, reato che sembrava caduto in disuso e che invece viene ipotizzato per compiere due perquisizioni mirate: a carico di Nunzio Vitolo, ormai ex impiegato della quarta municipalità, quella di Gianturco, e di Vincenzo Morra, consigliere in quota Fratelli d'Italia in forza al parlamentino di Gianturco. Due indagati per apologia di fascismo, in relazione a quanto avvenne lo scorso 29 gennaio, nei locali della stessa sede della circoscrizione. Ricordate cosa accadde? Una festa per un dipendente che andava in pensione, con tanto di torta, spumante e qualche fuoco d'artificio. Commozione e allegria. E - al centro di tutto - una torta. Non un dolce qualunque, ma una torta con il volto di Mussolini e una scritta fin troppo chiara: «Al caro Nunzio Vitolo da parte di Enzo Morra». Un caso esploso sui media, commentato a senso unico sui social, che ha spinto la Procura di Napoli a svolgere delle verifiche sotto il profilo investigativo. Sono stati gli agenti della digos, agli ordini del primo dirigente Antonio Bocelli, a notificare il decreto di perquisizione a carico dei due indagati, nel tentativo di verificare l'esistenza di dati o documenti sospetti. Inchiesta condotta dal pm Antonello Ardituro, che in questo periodo è tra i titolari delle indagini sugli scontri di piazza dello scorso 23 ottobre, per i quali sono sotto accusa movimenti di estrema sinistra e di estrema destra. 

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Una verifica, nulla più, di fronte a quello che appare come un reato fin troppo evidente.

Eravamo in un contesto pubblico - la sede della municipalità di Poggioreale che rappresenta centinaia di migliaia di cittadini -, dove ha sollevato impressione quella torta apologetica. Un evento privato che si trasforma in un fatto pubblico e che finisce con l'entrare in un fascicolo giudiziario. Diversa la posizione dei diretti interessati, che hanno replicato sin dalle primissime battute di questa storia, che non c'era alcun intento di violare uno dei principi cardine della nostra Costituzione: l'impianto democratico, nato in contrapposizione con l'esperienza del ventennio fascista.

Ma torniamo allo scorso 29 gennaio, quando venne stappata la bottiglia di vino frizzante e fu offerta una fetta di torta a tutti. Ne erano almeno dieci a festeggiare. C'erano alcuni dipendenti dell'ufficio pubblico, insomma, parliamo di persone che avrebbero lo spessore culturale e il profilo istituzionale per notare l'inopportunità di quella rappresentazione.

Una vicenda sulla quale anche il presidente della municipalità ha deciso di accendere i riflettori, dando vita a una sorta di indagine interna, che ora attende la replica dei diretti interessati: quelli che si sono commossi per l'ultimo giorno di lavoro di Vitolo, omaggiato con il volto di Mussolini. 

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