Vaccini, grido di dolore di De Luca a Draghi:
«Perché 210mila in meno ai campani?»

Vaccini, grido di dolore di De Luca a Draghi: «Perché 210mila in meno ai campani?»
Venerdì 9 Aprile 2021, 15:21 - Ultimo agg. 23:54
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Il governatore della Campania dice di condividere il «grido di dolore di Draghi rispetto a qualche 30enne che ha scavalcato anziani nella vaccinazione».

«Bene con rispetto e parafrasando il grido di dolore di Draghi, mi rivolgo al presidente del Consiglio e a mia volta dico: con quale coscienza si può togliere ai cittadini campani una quantità di 210mila dosi di vaccino? Mi auguro che il mio grido di dolore sia ascoltato», ha De Luca detto su Fb. «La coscienza deve funzionare sempre, non a corrente alternata», ha aggiunto. 

In Campania la campagna di vaccinazione, dopo aver completato le categorie dei fragili e degli anziani, procederà «per categorie economiche non per fasce d'età». Tra le priorità De Luca individua «i lavoratori del trasporto pubblico locale, i dipendenti dei Comuni, delle Poste, le commesse dei supermercati». 

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Inoltre il governatore rivolge un appello al Capo dello Stato. Lo fa in merito alla situazione dei vaccini, alle dosi in meno consegnate alla Campania, ma anche in merito ad altro. «A Mattarella dico: con quale coscienza viene calpestato l'articolo 3 della Costituzione che impegna lo Stato a risolvere gli ostacoli al raggiungimento dell'uguaglianza tra tutti i cittadini?», ha sottolineato in diretta Fb.

Poi, rivolgendosi al premier Draghi, al quale ha chiesto conto delle 210mila dosi in meno consegnate alla Campania, aggiunge: «Con quale coscienza il governo nazionale dà ogni anno 47 euro in meno, nel riparto del fondo sanitario nazionale, ai cittadini campani, con quale coscienza tollera il fatto che abbiama15mila dipendenti in meno nel sistema sanitario». 

«Astrazeneca è un vaccino per il quale anche in Italia siamo stati capaci di creare un livello tale di confusione che ha gettato nello sconcerto tutti i nostri concittadini, a cominciare dalla comunicazione che viene fatta. Continuo ad ascoltare una comunicazione demenziale di questo tipo: è un vaccino che garantisce benefici superiori ai rischi. E ci mancherebbe altro» ha proseguito De Luca. 

«Ma come si possono comunicare in questo modo idiota le caratteristiche di un vaccino? Io credo - ha aggiunto De Luca - che dobbiamo mantenere i nervi saldi. Dobbiamo dire a tutti i concittadini che l'hanno fatto che non è successo assolutamente niente, parliamo di decine di migliaia di persone di ogni fascia d'età, tutto è andato assolutamente tranquillo. L'orientamento del Governo e stato destinare per motivi di prudenza Astrazeneca agli ultra 60enni: va bene, ma andiamo avanti con decisione, senza un'angoscia che non ha motivo di esistere. Se controllassimo gli effetti collaterali del vaccino anti influenzale probabilmente sarebbero superiori a quelli di Astrazeneca».

Secondo il governatore della Campania i criteri con i quali si determinano i 'colori' delle Regioni sono «demenziali». «Qui in Campania abbiamo l'occupazione delle terapie intensive al 26%, in Emilia 48% eppure ci diranno che siamo in zona rossa - spiegano - i posti di degenza occupati sono al 37%, in Emilia al 59%, in Lazio al 50%. Vi do questi dati per sottolineare la demenzialità dei criteri». «Se la gente vede che tutti stanno in strada senza controlli e poi il barbiere chiude, fa bene ad arrabbiarsi - sottolinea - esprimo la mia solidarietà alla rabbia, alla rivolta, certo non alla violenza».

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