Al via «Sequenze» di Michele Berlot e Maria Cristina d’Onofrio

Le opere in mostra evocano atmosfere e neutralità degli elementi primordiali

Al via «Sequenze» di Michele Berlot e Maria Cristina d’Onofrio
Al via «Sequenze» di Michele Berlot e Maria Cristina d’Onofrio
Venerdì 15 Dicembre 2023, 15:02 - Ultimo agg. 16:48
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Appuntamento alle 18 stasera per l'opening di Sequenze, la mostra di Michele Berlot e Maria Cristina d’Onofrio che sarà poi visitabile fino al 15 Gennaio negli spazi della Mcd Gallery di Via Santa Lucia 25 a Napoli. 

In mostra «L’ultimo approdo», tecnica mista su tela (carta, colla e acrilico),100x100 cm, quarto classificato pari merito al Premio Artista d'Italia 2021 organizzato e promosso da Pitturiamo. Successivi «Another Life» e «Quando pioveva forte il tempo si fermava», entrambi acrilico su tela di 80x80cm.

Le opere in mostra evocano atmosfere e neutralità degli elementi primordiali: ghiaccio, pietra, acqua, fuoco.

La ricerca di Berlot si orienta sull’ astrazione cromatica, ottenuta stratificando il colore sulla tela con venature che ne accentuano la profondità luminosa. L’ispirazione nasce dalla natura per essere poi trasfigurata in chiave lirico astratta, fino a toccare corde sconosciute d’ amore e lacrime.

 

«Il mio lavoro - spiega - è il risultato di un processo di sovrapposizione di colori, materiali e pensieri che termina togliendo, grattando, andando a cercare qualcosa che era già lì e che aspettava solo di essere trovato. Attraverso numerosi passaggi arrivo all’equilibrio formale, alla rivelazione del significato più profondo».

La pittura di Michele Berlot dialoga con le fotografie in bianco e nero di Maria Cristina d’ Onofrio, frutto di una nuova ricerca dell’artista che con il suo obiettivo incontra l' acqua e la terra, osserva cortecce e radici e percorre sentieri.  

«Negli ultimi anni - commenta la d'Onofrio - la mia fotografia  ha intrapreso nuove ricerche ed assecondato nuovi stimoli, senza mai sostituirsi al mio linguaggio personale e tradizionale ma affiancandolo. Quello sguardo che ferma sculture, architetture, luoghi urbani storici o familiari in una visione sospesa nel tempo, è lo stesso sguardo che cattura l'elemento naturale, la sua osservazione , l' interpretazione della materia e delle sue svariate forme. Anche in questo tipo di fotografia naturale materica, si riflette il mio vissuto personale con il suo bagaglio di esperienze e ricordi ma soprattutto il mio grande amore per la natura». 

Architetto, classe 1963, Michele Berlot parte dal disegno tecnico e da lì nasce e si sviluppa il suo percorso espressivo. Dapprima disegni realizzati a china poi si dedica al disegno a mano realizzato con le tecniche tradizionali. Giunge quindi alla scoperta della materia e inizia a dipingere. La sua pittura può essere definita informale ma un informale non gestuale. Ha bisogno di una preparazione di fondo su cui lavorare stendendo il colore in modo che non sia percepibile la pennellata. Utilizza carta e colla mescolata al colore e attraverso numerosi passaggi e sovrapposizioni arriva all’equilibrio nei suoi quadri.  Proprio per la matericità, le sue opere hanno molti riferimenti a forme naturali ed è facile rintracciarvi anche volti e figure che sembrano abitare la tela, un microcosmo in cui ognuno può immaginare e costruire la propria storia.

Maria Cristina d'Onofrio nasce invece a Napoli il 14 luglio 1980. Curiosa,vivace e amante dell'osservazione,fin da piccola manifesta una naturale propensione per l'arte, il disegno e la scrittura, stimolata dal clima artisticamente attivo nel quale cresce. Nonno pittore,mamma pittrice e le sue zie artiste. Tele, colori, pennelli e gallerie intrecciano i giochi di una bambina. Dopo la maturità classica e una laurea con Lode in Lettere Moderne con indirizzo storico- artistico, la scoperta del grande amore per la fotografia. Non solo strumento di crescita e sperimentazione ma momento di riflessione, intimità e condivisione. Dopo un percorso di ricerca e la sua prima personale a Napoli nel 2014 dal titolo «Sguardi», partecipa alla mostra collettiva su Castelvoturno dal titolo «Requiem for a dream» (2014). Collabora all'organizzazione del concorso fotografico nazionale «Giovani e Lavoro» promosso da Limatola Avvocati tra Napoli e Milano nel 2015. Nel dicembre 2018 espone alla mostra collettiva «dodicinapoli». Il 24 ottobre 2019 inaugura il suo spazio artistico mcd gallery.

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