«Fare scuola a Scampia - Buone pratiche digitali per la coesione educativa», il 23 febbraio la presentazione del libro a Napoli

L'evento si terrà alle ore 17 nella sede della Scuola Calcio Arci Scampia

Locandina Fare scuola a Scampia
Locandina Fare scuola a Scampia
Lunedì 20 Febbraio 2023, 18:57
2 Minuti di Lettura

Il libro di Nicola Cotugno «Fare scuola  a Scampia - Buone pratiche digitali per la coesione educativa», scritto con le testimonianze degli studenti coinvolti dal 1996 al 2021 al Ferraris, sarà presentato giovedì 23 febbraio alle ore 17, nella sede della Scuola Calcio Arci Scampia in via Fratelli Cervi lotto U di Napoli.  Dopo i saluti del Presidente della Scuola Calcio Arci Scampia, Antonio Piccolo, e del Presidente della Municipalità 8 del Comune di Napoli, Nicola Nardella, dialogheranno con l’autore, Domenico Ciruzzi, avvocato penalista e già presidente della Fondazione Premio NapoliRosanna Esposito, docente dell’ITI Ferraris, formatrice ed esperta in didattica multimediale. L'evento sarà coordinato dalla giornalista Diletta Capissi. Sono previsti inoltre interventi e incursioni multimediali di studenti attuali e storici dell’ITI Ferraris di Scampia.

La lunga esperienza pedagogica dell’autore, già docente presso l’ITI Galileo Ferraris di Scampia, è raccontata attraverso le sperimentazioni, gli strumenti digitali e i progetti innovativi che hanno saputo coinvolgere gli studenti in un percorso difficile ma appassionante. Nelle testimonianze dei tanti giovani studenti descritte nel libro si ritrova il senso profondo di ciò che si fa. «Dare senso alla scuola, produrre nei ragazzi interesse e coinvolgimento -  scrive Nicola Cotugno - attrarli verso percorsi che producono forza interiore e consapevolezza, capaci di farli crescere più forti delle tante fragilità di un territorio come Scampia, bello e complesso ma con tantissima vitalità. Si può e si fa ma occorre una scuola innovativa e formativa, grazie ad un uso umanistico del digitale, che genera coesione educativa».

Video

Come scrive Marco Rossi Doria nella postfazione al libro, «Il tratto distintivo delle esperienze raccolte nel libro è il sostegno al protagonismo dei ragazzi, al loro fare, alla loro ricerca che può espandersi e diventare progressivamente propria, lontana anche da noi, emancipata dalla nostra presenza». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA