«Tramonti di cartone», alla Feltrinelli parole, immagini, suoni e l'impegno per l'Africa

«Tramonti di cartone», alla Feltrinelli parole, immagini, suoni e l'impegno per l'Africa
Sabato 11 Gennaio 2020, 17:17
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Mercoledì 22 gennaio alla Feltrinelli (Piazza Dei Martiri) alle ore 18 sarà presentato “Tramonti di cartone”, un’armonica simbiosi di poesie, prose, fotografie e illustrazioni che dialogano costantemente tra di loro creando un viaggio sensoriale dai molteplici significati. Accanto alle parole degli autori le note suggestive del cantante e musicista Andrea Tartaglia, il ritmo africano di Mestre Carcará, maestro della scuola di Capoeira Angola Ogum, e il talento dell’attrice Francesca Hasson. Modera Armida Parisi, scrittrice e giornalista de Il Roma. "Tramonti di cartone"(in uscita il 16 gennaio) è un progetto condiviso in cui i tre autori, Marcello Affuso, Valentina Bonavolontà, Giulia Verruti, l’illustratrice Federica Crispo e la fotografa Erica Bardi, scelgono di abbandonare la zona di comfort che permette di celare se stessi nel chiaroscuro delle proprie fragilità, come se la vera essenza di sé fosse qualcosa di cui vergognarsi e si mettono a nudo, parlando di amori vecchi e nuovi, amicizia, perdita, ricordo, incontri, dolore, speranze.

Un lavoro corale in cui ciascuno fa la sua parte. Il ricavato delle vendite verrà interamente devoluto alla Onlus I Care, associazione che ogni giorno lotta per portare in Africa acqua, istruzione e formazione ad un popolo duramente provato dalla fame, dalla miseria, dalla siccità, dalla guerra e da gravi emergenze sanitarie. Per tutte le volte che ho guardato la tua terra, per le volte che ho guardato il tuo popolo, l’ho fatto con i tuoi occhi. Lo sguardo percorre le vie come le pagine di un libro. Africa, mi lascerai segni e sogni indelebili. Tramonti di cartone è un viaggio, un duplice percorso di parole e immagini (66 sono i contributi totali) attraverso cui il lettore si potrà immergere in una profonda riflessione su se stesso, per riportare in superficie quella sensazione sopita, quell’emozione dimenticata, quel ricordo respinto a fatica sotto un cumulo di nuove esperienze. Da un incipit nostalgico, con tinte cupe e amare si arriva, scavando a fondo nel proprio io, a un messaggio di speranza e di fiducia verso un futuro ricco di nuovi incontri e di nuovi inizi. Il tramonto diventa dunque apertura verso prospettive ignote ed “estremamente affascinanti nel loro essere potenziali”, un preludio a una notte che porta consiglio e che lascia spazio a un inaspettato, tangibile stupore. Da “un labirinto di periodi ipotetici” si giunge a una “luce straordinaria prima che sorga il sole”, a una madre terra che genera fiori nonostante l’arsura, a uno scambio di sguardi che si tinge di azzurro.

Il tramonto indica, metaforicamente, qualcosa che volge al termine, che si dilegua e che, declinando, svanisce sotto la linea dell’orizzonte. Nell’istante che precede la scomparsa della luce un sentimento di malinconia ci assale, come se fosse l’ultima occasione per afferrare “un’effimera illusione”. La presentazione alla Feltrinelli non è l'unico appuntamento in programma per i giovani autori: il 30 gennaio al Riot Concept Store (Via Kerbaker 19) verrà allestita, infatti, una mostra fotografica, in collaborazione con il CMA e il fotografo Daniele Lepore, ispirata alle tematiche del libro.
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