Gli Ars Nova Napoli inaugurano la Rassegna IZimbra Music Fest

Gli Ars Nova Napoli inaugurano la Rassegna IZimbra Music Fest
Lunedì 7 Settembre 2020, 20:00
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Gli Ars Nova Napoli rappresentano una delle band più popolari nel panorama della World Music del Sud - Italia. Attivi da più di dieci anni, e con cinque dischi alle spalle, continuano a presentare il loro concerto, in continua evoluzione, in festival e rassegne italiane ed europee.

Con il loro ultimo lavoro discografico sono stati tra i finalisti di Folkest 2019 e saranno presenti alle finali del prestigioso Premio Parodi 2020. In occasione di questo evento speciale sono previsti ospiti d'eccezione. Sul palco con la band anche il cantautore Alan Wurzburger, la Bagarija Orchestra, il trio Assurd, Alessandro de Carolis e Matilde Politi.

Nel magnifico scenario del Chiostro San Domenico Maggiore di Napoli inizia la prima edizione della rassegna IZimbra Music Fest che si svolgerà in quattro tappe.

Nata per volontà dell'Associazione IZimbra Culture la rassegna, curata da Chiara Savelli e Marcello Squillante, ha l'obiettivo di proporre la città di Napoli al centro di attività musicali dedite alla contaminazione artistica, lo scambio culturale e l'interazione tra musicisti di estrazione diversa ma accumunati dallo spirito migrante che vede Napoli come baricentro grazie al ruolo strategico al centro del Mediterraneo con le sue molteplici sonorità.

“Napoli Folks” si articola in 4 concerti di artisti affermati ma anche di giovani talenti che portano avanti con originalità e passione progetti di ricerca e valorizzazione della tradizione:

Ars Nova Napoli, Suonne D’ajere, Il Tesoro di San Gennaro, Raiz&Radicanto.

Quattro formazioni con diversi percorsi artistici uniti però da un unico filo conduttore: la visione della musicalità della propria città come partenza per seguire i diversi intrecci e le numerose contaminazioni di linguaggi e culture.L’ itinerario musicale proposto traccia una mappa sonora ricca di suggestioni che scaturiscono dalla ricchezza delle culture popolari del sud e del Mediterraneo e della tradizione della canzone napoletana di cui si vuole esplorare un repertorio meno conosciuto e proporre un racconto moderno, slegato dall’immagine cristallizzata di una Napoli da cartolina. 
 
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