Ebbanesis: «Un brano neomelò per portare Mozart a Napoli»

"Così fa tutte" approda al Nuovo

Ebbanesis: «Un brano neomelò per portare Mozart a Napoli»
di Giovanni Chianelli
Mercoledì 11 Gennaio 2023, 09:12
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La storia è celebre: Guglielmo e Ferrando, per provare la fedeltà delle fidanzate Fiordiligi e Dorabella, le corteggiano sotto mentite spoglie, spinti dalla scommessa ordita da Don Alfonso, complice la cameriera Despina.
Ma vedere il capolavoro mozartiano «Così fan tutte» ambientato a Napoli è di per sé una sorpresa. E ancora di più se a vestire i panni delle due fanciulle protagoniste del dramma giocoso scritto da Lorenzo Da Ponte per le musiche del genio di Salisburgo sono le lanciatissime EbbaneSis, Viviana Cangiano e Serena Pisa. Che poi interpretano anche gli altri ruoli: «Una sfida che ci sembrava impossibile» dichiara la Pisa, peraltro abituata, con la sua socia Cangiano, alle sfide impossibile, come tradurre i Queen o Michael Jackson in napoletano.

Lo spettacolo va in scena da domani a domenica al teatro Nuovo dopo il debutto nel dicembre del 2021 al Nest e dopo aver vissuto una breve tournée estiva. Gli arrangiamenti sono di Leandro Piccioni e Mario Tronco, già anime dell'Orchestra di Piazza Vittorio (e il secondo tra i fondatori degli Avion Travel), la regia di Giuseppe Miale di Mauro; in scena anche i musicisti Alessandro Butera (chitarra manouche, mohan veena), Marcello Smigliante Gentile (mandolino, mandoloncello) e Gianluca Trinchillo (chitarra classica).
La riscrittura delle parti in prosa è stata affidata ad Andrej Longo, così drammaturgia e arrangiamento hanno napoletanizzato l'opera, come spiega Tronco: «Siamo partiti dall'idea di Roberto De Simone che ha trasportato sul piano del lavoro colto gli elementi di origine popolare, rovesciando i termini: così l'opera si trasforma in prodotto pop, come se Mozart, dopo il suo viaggio a Napoli, avesse interiorizzato le sue atmosfere musicali, restituendole in questa versione partenopea di Così fan tutte: perciò mescoliamo villanelle, moresche, l'opera buffa napoletana e la sceneggiata».

Reduce dalle esperienze con l'Orchestra di Piazza Vittorio sul «Flauto magico» e il «Don Giovanni», Tronco racconta come ha proceduto alla trasformazione degli elementi lirici e classici in suoni veraci: «Siamo partiti dalle basi della posteggia napoletana, due chitarre e mandolino, che sono per noi ciò che è come il primo violino di una formazione da camera: sono questi strumenti a trascinare il lavoro». «E questo cambia molto le cose», ricorda la Cangiano, «perché quando si cambiano lingua e suono si condiziona l'intera operazione».

Le due EbbaneSis erano terrorizzate all'idea di misurarsi con un gigante come Mozart: «Ci abbiamo pensato molto prima di accettare, noi non abbiamo una formazione accademica e pensavamo che sarebbero state più indicate due soprano. Ma Mario ha voluto noi, con la nostra artigianalità». Tronco conferma: «Lo spettacolo è scolpito su misura per loro due, mi è venuto in mente a partire dal nostro incontro artistico e umano». «Alla fine i personaggi ci somigliano e nel contempo restiamo noi, ovvero sono anche le EbbaneSis a incarnare le figure mozartiane. Tanto è vero che ci è venuto spontaneo inserire un brano neomelodico; un azzardo, ma pare che funzioni», sorride la Pisa.
A parte le titubanze delle cantanti, la costruzione dello spettacolo è stata tormentata.

L'idea è nata ai tempi del primo lockdown, ma la lavorazione è avvenuta durante il secondo. Ora però l'operazione procede spedita e «Così fan tutte» in salsa EbbaneSis parte per un tour che lo porterà nei prossimi mesi in varie città della Campania e poi a Torino e Milano.

Il resto della vicenda viene quasi del tutto rispettato: le avances di Guglielmo e Ferrando hanno successo ma ognuna delle due si lascia conquistare dal fidanzato dell'altra. Don Alfonso e Despina organizzano un finto matrimonio ma poco prima viene svelato l'intrigo; così le ragazze chiedono perdono e le due coppie, finalmente riconciliate, si ricompongono.

Tuttavia il montaggio delle scene è stato modificato e la narrazione procede per flashback. In pratica, Dorabella e Fioridiligi parlano dal prefinale della storia, andando a ricostruire con arie e racconti cosa le sta portando verso il matrimonio con Guglielmo e Ferrando. La Cangiano commenta le differenze tra le due: «Dorabella, ovvero Serena, è più smaliziata e cede subito al corteggiamento», incitata dal famoso far all'amore come assassine pronunciato da Despina. «Io invece sembro più pudica ma alla fine mi lascio andare. Interessante come Tronco ci abbia visto umanamente aderenti ai personaggi».

La Pisa racconta che tipo di donne sono chiamate a interpretare: «Partiamo sfiduciate, poi capiamo che siamo state tradite, trattate come cavie di una scommessa, e ci prendiamo una bella rivincita alla fine». Una sorpresa, un'altra variazione sull'originale che per non rivelare il finale resta top secret ma che parla di riscatto. Così come è una sorpresa l'inedito a cui le EbbaneSis stanno lavorando e che uscirà alla fine della primavera.
 

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