Concerto di Natale al Teatro San Carlo: Juraj Valčuha e Radovan Vlatkovic sul podio

Concerto di Natale al Teatro San Carlo: Juraj Valčuha e Radovan Vlatkovic sul podio
Venerdì 13 Dicembre 2019, 20:50
2 Minuti di Lettura
Anche quest’anno il Natale del Teatro di San Carlo sarà all’insegna della musica. Mercoledì 18 dicembre alle ore 20.00 Juraj Valčuha, appena applaudito per la sua lettura de La dama di picche, salirà sul podio alla guida dell’Orchestra del Massimo napoletano per un pregevole appuntamento sinfonico. Protagonista assieme a Valčuha, Radovan Vlatkovic, virtuoso del corno francese di nuovo al San Carlo a 6 anni di distanza dalla sua ultima esibizione. 

In programma il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore op. 11 per corno e orchestra di Richard Strauss e a seguire musiche degli Strauss (Johann Strauss padre e i figli Johann e Joseph).

Stesso cognome e stessa lingua ma origini e, soprattutto, stili diversissimi: il primo tedesco (1864 – 1949) , austriaci i secondi (dal 1804, data di nascita di Johann padre, al 1899, data di morte di Johann figlio) ben rappresentano i due volti del mondo musicale di area germanica tra il XIX e il XX secolo.

Il Concerto in mi bemolle, primo dei due dedicati allo strumento a fiato, venne composto da uno Strauss diciottenne come omaggio al padre Franz Joseph Strauss, primo corno dell'orchestra di Corte di Monaco di Baviera. La critica dell'epoca, pur notando la vitalità e la freschezza della musica, non fu certo delicata con questa prova giovanile giudicando il Concerto «ad un tempo abile e maldestro, opera d'un maestro, che ammira Brahms, che vorrebbe far di più senza sapere esattamente cosa». Eppure anche all'interno di questo contesto non è difficile riconoscere le caratteristiche di una personalità prepotente che, nel giro di pochi anni, avrebbe offerto soluzioni personali come il carattere del tematismo, la sobria finezza del tessuto orchestrale e alcune originali soluzioni armoniche. Dal Valzer all'operetta, il nome degli Strauss ha monopolizzato la vita della capitale austriaca per quasi tutto il XIX secolo con pagine divenute immortali come la Marcia di Radetzky o il celebre valzer Sul bel Danubio blu.