In stato vegetativo irreversibile, oggi il papà di Samantha diventa l'amministratore di sostegno: «Da oggi la sua liberazione è un po' più vicina»

In stato vegetativo irreversibile, oggi il papà di Samantha diventa l'amministratore di sostegno
In stato vegetativo irreversibile, oggi il papà di Samantha diventa l'amministratore di sostegno
Mercoledì 10 Novembre 2021, 11:25 - Ultimo agg. 11 Novembre, 09:33
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FELTRE - Samantha, in stato vegetativo irreversibile dal 2 dicembre 2020: Giorgio D'Incà, il padre, oggi sarà ufficialmente nominato dal tribunale di Belluno amministratore di sostegno della ragazza. «Da oggi la liberazione di Samantha è un po' più vicina. Mi sento come se avessi finalmente le chiavi per farla uscire dalla sua prigione, da quel letto in cui è inchiodata da undici mesi, senza più vita ma soltanto dolore», ha detto il genitore. 

Oggi la giornata decisiva

Il padre, Giorgio D'Incà ha confermato che si sta recando in Tribunale a Belluno per firmare l'atto che lo nominerà amministratore di sostegno della figlia, e gli darà quindi l'autorità per chiedere l'interruzione della nutrizione e dell'idratazione forzata.

La famiglia aveva già ottenuto l'autorizzazione a porre fine ai trattamenti dal giudice tutelare e dal comitato etico dell'Ulss di Belluno. In ogni caso, la decisione sul fine vita, dovrà essere assunta dai medici.

La decisione dei genitori di Samantha

«Adesso - afferma - potrò dare il mio consenso affinché le vengano interrotte la nutrizione e l'idratazione. Poi con la sedazione profonda la nostra bambina ci lascerà. Mi fa fatica - aggiunge - dire: morirà. Samantha sarà libera e le sue ceneri sparse nel mare della laguna di Venezia. Finalmente i medici e il giudice hanno ascoltato la nostra voce - prosegue il padre, aggiungendo che con la nomina di oggi» sarò io, suo papà, ad occuparmi di lei, insieme alla mamma e ai suoi fratelli e non un estraneo».

«Senza testamento biologico - dice ancora - le volontà di Samantha sono state ricostruite sulla base delle nostre testimonianze, dopo Eluana Englaro il nostro è il primo caso in Italia. I giudici ci hanno ascoltato più volte, noi, i suoi fratelli, in particolare Manuel, il suo gemello. Hanno ritenuto, come si legge nella sentenza davvero innovativa, che Samantha non avrebbe voluto sopravvivere così, in stato vegetativo, dipendente da tutto e da tutti».

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