Comunali a Napoli, Maresca, ritardi
e risse: rischia la lista della Lega

Comunali a Napoli, Maresca, ritardi e risse: rischia la lista della Lega
di Dario De Martino
Sabato 4 Settembre 2021, 23:30 - Ultimo agg. 6 Settembre, 07:06
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Risse tra candidati nello stesso partito, liste consegnate al fotofinsh e probabilmente monche di alcuni nomi e un giallo sulla presenza o meno di alcune delle compagini che è durato fino a sera tardi. È stato un giorno da thriller per lo schieramento di centrodestra quello di ieri, travolto da mille problemi per portare al centro quadrifoglio di Soccavo gli elenchi con i nomi dei candidati al consiglio comunale e nelle Municipalità. A pochi minuti dello scoccare del gong delle 12 per la presentazione delle liste, in una ressa incredibile davanti ai cancelli degli uffici comunali, più di una lista collegata al candidato sindaco Catello Maresca non era stata presentata. Per molte ore c’è stato un vero e proprio giallo per capire se le liste fossero state presentate in tempo o meno. Il mistero è stato risolto solo in serata. L’unica lista per il consiglio comunale presentata in ritardo - spiegano dalla segreteria generale del Comune - è la lista “Prima Napoli”, la civica ispirata dalla Lega. La lista sarebbe stata registrata alle 12.01, quindi soltanto un minuto dopo la scadenza del termini. Ora l’ultima parola è quella della commissione prefettizia. 


«Siamo tranquilli che la nostra lista potrà correre per il Comune. Il ritardo di un minuto è stato dovuto alla ressa incredibile che c’era per entrare nell’ufficio, questo non può non essere considerato», spiega il coordinatore della Lega e della lista Severino Nappi. Sono arrivate in tempo, invece, le altre undici liste che sostengono Maresca al Comune. Dalla segreteria generale del Comune spiegano ancora che in alcune Municipalità, invece, sono state presentate in ritardo le liste di “Catello Maresca sindaco” e in un solo parlamentino di “Noi campani per la Città”, lista collegata invece con Manfredi. Ciò nonostante, però, il giallo non è stato ancora del tutto sciolto. La lista Catello Maresca, infatti, presenta soltanto 33 candidati invece dei canonici 40.

Dallo staff del pm in aspettativa spiegano che la lista è stata creata per dar spazio ad altri candidati che non sarebbero riusciti ad entrare in Maresca sindaco, l’altra lista ispirata direttamente al candidato alla fascia tricolore, e per questo non prevedeva l’inserimento di tutti i 40 nomi. Eppure alcuni candidati mancano. In particolare Pietro Diodato. 

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Dopo una lite nella notte con Fratelli d’Italia, lo storico esponente del centrodestra aveva chiesto all’alba di ieri ospitalità per sé e per i candidati a lui vicini nella lista Catello Maresca. Infatti è lo stesso Diodato a dirsi sorpreso della sua assenza dall’elenco dei nomi. Gli era infatti stato garantito - riferisce lo stesso Diodato - che il suo nome sarebbe stato presente nella lista. Il giallo, insomma, resta. Ad acuire il mistero un plico portato negli uffici di Soccavo ben oltre la scadenza dei termini (intorno alle 12 e 20) da Armando Coppola, consigliere comunale uscente e candidato proprio nella lista “Catello Maresca”. Nel centrodestra più di una voce assicura che in quel plico ci fosse la lista definitiva di “Catello Maresca” con dentro anche il nome di Diodato. 

In una giornata ricca di tensione e di amarezze, c’è da registrare anche la definitiva esclusione dalla lista Napoli capitale di Hugo Maradona. «Abbiamo fatto l’ultimo tentativo per candidarlo ma purtroppo non abbiamo avuto in tempo la cittadinanza. Potevamo presentare lo stesso Maradona sub iudice, ma rispettosi delle regole, abbiamo deciso di non candidarlo, tanto è vero che la lista è volutamente di 39 candidati e non di 40», spiega a questo proposito Enzo Rivellini, ispiratore della lista Napoli capitale. Ad acuire la delusione nel centrodestra lo strappo avvenuto nella notte tra venerdì e sabato sulle candidature per le Municipalità. Alla fine l’accordo tra le liste civiche e Catello Maresca non è stato trovato. La coalizione di centrodestra dovrebbe avere su tutte le dieci Municipalità due candidati presidenti: uno sostenuto da Forza Italia e dalle liste civiche di Maresca e l’altro da Fratelli d’Italia e Lega. 

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