Comune di Napoli, al concorso laureati in affanno: solo 3mila promossi

Cala la scure sugli aspiranti funzionari in corsa per 577 posti, oltre 13mila esclusi

Comune di Napoli, al concorso laureati in affanno: solo 3mila promossi
di Valerio Esca
Mercoledì 9 Novembre 2022, 23:49 - Ultimo agg. 11 Novembre, 07:40
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Meno di uno su dieci - per la categoria D aperta esclusivamente ai laureati - è riuscito a passare le prove preselettive del concorsone del Comune di Napoli. Disco verde soltanto per 3mila candidati. Una batosta considerando il numero degli ammessi e quello dei partecipanti. I dati sono impietosi: posti a bando 577, candidati ammessi alle prove preselettive 36.439, partecipanti alle prove 16.832, ammessi alla prova scritta 2.973. Ciò significa che ai cancelli della Mostra d’Oltremare si sono presentati meno della metà, il 46 per cento dei concorrenti. Dunque il primo scoglio del concorsone lo passano in pochi, circa l’8 per cento. 

I laureati (anche con la triennale) in cerca dell’Eldorado si sono sfidati a suon di quiz dal 31 ottobre al 3 novembre. L’onda anomala degli aspiranti al posto fisso si è assottigliata al momento dei test. Evidentemente la sfiducia ha attraversato le migliaia di candidati che hanno deciso di dare forfait prima del tempo. Adesso i quasi 3mila concorrenti trepidano in attesa del calendario delle prove scritte. Per molti è l’occasione della vita, una svolta al proprio futuro.

Dieci i profili della categoria D messi a concorso: istruttore direttivo socio assistenziale, 90 unità da reclutare, 451 gli ammessi alla prova scritta; istruttore direttivo agronomo, 8 posti a disposizione, 40 candidati ammessi; istruttore direttivo amministrativo, 169 unità da reclutare, 904 ammessi; istruttore direttivo comunicazione e informazione, 10 posti a bando, 52 ammessi; istruttore direttivo culturale, 20 unità da reclutare e 104 ammessi; istruttore direttivo economico finanziario, 70 posti per 356 ammessi; istruttore direttivo informatico, 31 posti per 156 ammessi; istruttore direttivo scolastico, 15 posti per 78 ammessi; istruttore direttivo tecnico, 111 unità da reclutare, 567 ammessi; istruttore direttivo polizia locale, 53 posti per 265 ammessi. Chi supererà le prove andrà in parte a lavorare negli uffici di Palazzo San Giacomo, altri presso la sede dell’ex Provincia a piazza Matteotti. In relazione a quanto stabilito dal bando di concorso, infatti, 378 sono le unità da assumere a tempo pieno e indeterminato, di cui 305 presso il Comune di Napoli e 73 presso la Città metropolitana di Napoli; 199 unità saranno invece a tempo determinato presso il Municipio. 

Mettendo insieme tutti i posti a bando del concorsone: sono 1.394 le unità da reclutare, divisi in personale di categoria C (762 posti), quelli D (577 posti) e personale dirigenziale (55 posti).

Dai dati emersi dalle domande di partecipazione è venuto fuori come il 76% sia residente nel Comune di Napoli, il 16% in altra provincia della Campania e l’8% per cento in altra regione italiana o all’estero. Il maggior numero di domande è stato presentato per il concorso per la categoria C, e sempre analizzando i dati si evince, che il profilo più gettonato è quello per istruttore amministrativo con 39.674 domande (esclusi in 412), pari al 49,4% del totale.

Come mai? La risposta è banale: perché è il profilo con più posti disponibili. Il 13% ha fatto richiesta come vigile urbano, mentre appena il 2% dei partecipanti aspira ad essere assunto come maestra. Anche fra i profili di categoria D il più richiesto risulta essere quello di istruttore direttivo amministrativo con 16.236 domande, pari al 44% del totale; 3.900 hanno presentato domanda come istruttori direttivi di comunicazione; 3.727 per quello di direttivo culturale e 3.637 per istruttore direttivo tecnico.

Capitolo a parte per i 55 posti da dirigenti. Su 2.451 candidati si sono presentati alle prove in 1.134 con una percentuale del 46%. Al netto di tutti questi numeri, i concorrenti, anche se non dovessero riuscire a superare le prove, ma ad entrare nell’elenco degli idonei, potrebbero comunque sperare di essere ripescati negli anni successivi. La graduatoria che si andrà a formare resterà aperta per tre anni.

Secondo stime fatte dai tecnici del Comune le assunzioni potrebbero diventare 7 mila nei prossimi 36 mesi. C’è fame di lavoro in città e i concorsi messi in campo dal Comune, a partire da quello di Asìa (500 assunzioni), sono stati sicuramente un’opportunità, in particolare per tanti giovani napoletani. Ma questa è un’opportunità anche per lo stesso Municipio, considerando la media di età dei dipendenti comunali, circa 62 anni e soprattutto moltissimi sono prossimi alla pensione.

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