Napoli, ok al bilancio comunale: 5 milioni per fare assunzioni

Napoli, ok al bilancio comunale: 5 milioni per fare assunzioni
di Valerio Esca
Sabato 20 Aprile 2019, 00:00
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Dopo dodici ore di maratona il Consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2019-2021. In pratica il documento finanziario che arriverà fino alla fine della seconda consiliatura de Magistris. Il dato politico è che la maggioranza ha retto in maniera compatta e le opposizioni, seppur critiche, in aula hanno collaborato senza ostruzionismi essendo riuscite a portare a casa qualche risultato (tra mozioni e ordini del giorno). L’amministrazione, nonostante restino le spine relative alle entrate, alla vendita del patrimonio immobiliare e ad alcuni aumenti come quello delle tariffe di rifiuti, asili nido e oneri cimiteriali, conferma la strategia di puntare ancora sulle società partecipate, finanziando i contratti di servizio per l’intero triennio: Asìa (225 milioni), Napoli Servizi (78 milioni) e Anm (54 milioni).

A Palazzo San Giacomo si attendono 200 milioni di euro come anticipazione di liquidità da Cassa depositi e prestiti entro metà maggio. Una volta ricevuti i fondi l’ente avrà 15 giorni di tempo per pagare le circa 14 mila fatture arretrate. In sostanza il Comune riuscirà a pagare i creditori dal giugno 2016 fino al giugno 2018. Spulciando il documento contabile le principali entrate deriverebbero da: Tari (231 milioni), Imu (205 milioni), Fondo di solidarietà comunale (328 milioni), imposta di soggiorno (13 milioni) e da una intensa attività di lotta all’evasione tributaria. Sono in cantiere ulteriori interventi di contrasto all’evasione grazie all’utilizzo dei droni. Con questa tecnologia si potrà avere piena contezza del numero di passi carrai abusivi sul territorio, che nel comune di Napoli sono circa 20mila (una mancata entrata da 80 milioni di euro).

Molto critica con la manovra approvata parte dell’opposizione in Consiglio comunale. Difatti quasi mai il Comune è riuscito in questi anni a portare a casa i risultati relativi alle entrate tributarie rispetto alle cifre e ai dati apposti nelle manovre. «Il bilancio si basa nella sostanza su previsioni di entrata che già negli anni passati non si sono mai concretizzate - evidenzia David Lebro, capogruppo de La Città - Per far quadrare i conti e scongiurare il commissariamento, si continua a far leva sulla presunta vendita del patrimonio di proprietà comunale e presunte riscossioni di tributi, ormai vere e proprie chimere». «Il Comune - ricorda invece il consigliere 5 Stelle Matteo Brambilla - ha previsto in bilancio 42 milioni di alienazione immobiliari. Bisognerebbe però considerare che non si riesce a vendere da anni un cespite». In questo quadro non vanno dimenticati gli aumenti delle tariffe di Asìa per 7 euro l’anno a famiglia, di 10 euro per l’iscrizione agli asili nido e di quasi tutte le tariffe dei servizi a domanda individuale, oltre quelle cimiteriali. 

Il bilancio appena approvato si caratterizza inoltre per il piano assunzioni con una spesa di 5 milioni di euro. Previste assunzioni a tempo indeterminato per tutti i profili idonei presenti nelle graduatorie concorsuali del 2010 (500 persone); si darà avvio al processo di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, circa 100 lavoratori, ai quali si aggiungono 50 lsu che saranno assorbite da Napoli Servizi. Verrà infine aperta una fase di assunzioni anche nel mondo delle partecipate, in particolare Abc e Asìa. «Credo sia il miglior bilancio dal 2011» ha commentato de Magistris.
 
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