Coronavirus a Napoli, si «svuota» il Loreto Mare: accoglierà i contagiati

Coronavirus a Napoli, si «svuota» il Loreto Mare: accoglierà i contagiati
di Ettore Mautone
Lunedì 9 Marzo 2020, 00:00 - Ultimo agg. 13:47
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A Napoli sarà il Loreto mare l’ospedale dedicato all’assistenza per i pazienti affetti da coronavirus Covid-19. Da stamattina gli ingegneri e tecnici della Asl daranno il via al grande trasloco di unità operative e reparti verso altri presidi della Asl. Dopo alcune frenetiche riunioni convocate nei giorni scorsi dal manager Ciro Verdoliva e dopo aver vagliato e scartato ipotesi alternative, si è deciso dunque di svuotare l’ospedale di via Vespucci per riattrezzarlo come presidio a disposizione unicamente dei malati affetti dal virus. Un modello che sarà replicato in tutte le altre Asl della Campania.

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Al Cotugno, dove resta ubicato l’unico laboratorio autorizzato ad effettuare i test su tamponi, spetta la regia della attività cliniche e assistenziali. I primi a trasferirsi sono medici, infermieri, tecnici e operatori della Ginecologia e della maternità del Loreto nuovo che andrà all’Ospedale del mare. Già da dopodomani ginecologi e ostetrici prenderanno servizio al presidio di Napoli est. Anche la rianimazione del presidio di via Marina trasferisce tutti i suoi malati all’ospedale del mare. Cinque anestesisti andranno a supporto del nuovo polo materno-infantile peraltro già previsto dal Piano ospedaliero con una guardia anestesiologica piena e in funzione 24 ore su 24. Altre unità serviranno per il servizio di Interruzione volontaria della gravidanza. Stessa destinazione per l’Ematologia. La Chirurgia viene invece smembrata e dirottata per gran parte al Vecchio Pellegrini e in parte al San Giovanni Bosco mentre l’Ortopedia viene divisa tra tutti gli altri ospedali a rinforzo innanzitutto del San Giovanni Bosco (che non era più in grado di funzionare). Ortopedici arriveranno anche al San Paolo e al Pellegrini.
 

 

Al Loreto restano dunque un posto di primo soccorso (sul modello del Psaut, ossia una postazione potenziata del 118, già realizzato all’ospedale San Gennaro) e i servizi di Laboratorio di analisi, la Radiologia e l’unità di Medicina che dovranno funzionare a supporto della rianimazione e della terapia intensiva in via di allestimento. Già da stamattina partono i lavori di ristrutturazione che nell’arco di questa settimana dovranno consentire la piena operatività degli 8 posti letto di rianimazione del Loreto. Intanto di lavora a raddoppiare tale numero con la ristrutturazione della terapia sub intensiva e della vecchia Unità di terapia intensiva coronarica.

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A mano a mano che il Cotugno e l’azienda dei Colli saturano la ricettività c’è infatti la necessità di attuare il Piano B chiesto dal Governo con l’ultimo decreto che prevede di raddoppiare la disponibilità di posti di rianimazione e terapia intensiva in tutte le Regioni passando da 320 a 500 (30 milioni investiti). Un raddoppio che dovrà essere accompagnato anche con l’aumento della produzione e disponibilità di ventilatori e apparecchiature adatte al sostegno alla respirazione assicurati da Conte. Resta da sciogliere il nodo del personale (1600 da reclutare in totale nelle varie banche compresi i pronto soccorso). In corso di riconversione anche un intero reparto intensivo al Monaldi visto che quello del Cotugno con 7 posti su 8 occupati è ormai quasi saturo. Nel polo infettivologico partenopeo giovedì aprirà i battenti il nuovo plesso con 60 posti letto alcuni dotati di ventilatori (12) entro altri reparti si vuotano per far posto a i pazienti con covi 19 arrivati a quota 37.  
 

In Campania in ogni provincia è stato individuato un piccolo presidio periferico dotato di unità intensive e di rianimazione riconvertire, da Agropoli a Roccadaspide, da Sessa Aurunca a Oliveto Citra, da Ariano Irpino a Napoli. Tutte le Asl individueranno ospedali interamente targati Covid19. Le disposizioni della Regione, inviate per Pec a tutti i manager, sono tassative: entro le 10 di stamani occorre avere il cronoprogramma di intervento con le richieste di forniture e dei lavori di ristrutturazione da effettuare con la specifica relativa a tutte le attrezzature necessarie e il cronoprogramma dei lavori edili connessi. Ventilatori ad alta complessità per terapia intensiva, quelli a turbina per le sub intensive, i monitor multiparametrici fissi e mobili, pompe infusionali per farmaci e per la nutrizione artificiale dei pazienti in rianimazione e infine gli accessori dei ventilatori che saranno acquistati dalla Soresa indipendentemente rispetto alla gara Consip programmata per venerdì. Si prova inoltre ad accreditare altri 2 o 3 laboratori per i tamponi e i test (al Ruggi e al Moscati).
 

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