«Napoli, furto in Galleria Vittoria:
servono altri 10 giorni per riaprire»

«Napoli, furto in Galleria Vittoria: servono altri 10 giorni per riaprire»
di Paolo Barbuto
Giovedì 2 Dicembre 2021, 00:01 - Ultimo agg. 3 Dicembre, 09:25
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Due giorni fa ha ricevuto una chiamata dallo staff che era in Galleria: c’è qualcosa che non va con l’impianto di aerazione. L’assessore Cosenza s’è messo subito in movimento ed è andato a verificare di persona. Quando è arrivato sul posto e ha scoperto che l’impianto era bloccato per via del furto dei cavi elettrici ha immediatamente chiamato in Procura: c’è una cosa da segnalare, riguarda la Galleria Vittoria.

 


Dunque è stato lei a comunicare al Procuratore quel che era accaduto?
«Sì, sono andato personalmente a spiegare quel che avevamo scoperto».
E che reazione c’è stata?
«Nulla di clamoroso, ne ha preso atto. Anche il sindaco Manfredi, quando gli ho raccontato i dettagli del furto, è rimasto impassibile, mi ha solo chiesto di attivarmi immediatamente per risolvere la questione».
E lei cosa ha fatto?
«Gli ho risposto che già avevo messo in campo tutte le forze disponibili per rimediare al furto dei cavi».
Questo guaio ritarderà ancora l’apertura della galleria. Quanto ci vorrà?
«Nel giro di una settimana, massimo dieci giorni, la questione degli aeratori sarà risolta».
Quali sono le difficoltà?
«Innanzitutto è stato necessario reperire il materiale sul mercato. Io ho personalmente messo in moto tutti i miei contatti per recuperare subito quei cavi. Lo stesso hanno fatto i vertici di Citelum e alla fine abbiamo trovato il materiale. L’ordine è già partito, aspettiamo solo la consegna».
Che avverà in tempi brevi?
«Speriamo».
E dopo la consegna cosa accadrà?
«Basterà ripristinare i collegamenti, ci penserà Citelum. Non è un lavoro estremamente complesso, può essere affrontato con rapidità. Ribadisco, nel giro di una settimana potremmo aver cancellato questa assurda vicenda».
E finalmente riaprirà la galleria Vittoria.
«Ribadisco per l’ennesima volta che la questione è nelle mani della Procura. È giusto che si prenda tutto il tempo necessario per concedere il dissequestro, c’è di mezzo la sicurezza dei cittadini, bisogna che i controlli diano piena soddisfazione ai consulenti che si occupano delle verifiche».
Quando è avvenuto il furto dei cavi?
«Sicuramente prima dell’apertura del cantiere Anas».
Ne ha certezza?
«È una questione di logica. Da quando l’area è stata consegnata all’Anas è rimasta sorvegliata 24 ore su 24, è materialmente impossibile che qualcuno abbia potuto commettere quel furto».
Magari può esserci stata una distrazione.
«Ma lei sa quanto è difficile eseguire un’operazione come quella della quale parliamo? Sa quanto caos bisogna fare?».
No, ci spieghi.
«Non sono esperto di furti di rame ma è chiaro che bisogna arrivare in cima alla volta del tunnel. E non basta una scala, occorre un mezzo adeguato. Poi il cavo va recuperato e trasportato via. Tutto questo non può verificarsi in un cantiere sorvegliato, nemmeno se c’è una distrazione».
Ma anche se fosse avvenuto prima dell’apertura del cantiere, il furto sarebbe clamoroso.
«Di persone che rubano il rame, ad esempio dalle linee ferroviarie, ce ne sono a decine, purtroppo».
Però rubare il rame su una massicciata in campagna è una cosa, farlo nel cuore di una città dovrebbe essere meno agevole.
«La galleria Vittoria è rimasta in completo abbandono per lunghi mesi. Sappiamo che in tanti ci sono entrati, per lo più disperati in cerca di riparo, ma anche qualcuno che è andato a cercare tesori da rubare. Il Comune, ad esempio, a giugno denunciò la manomissione di un pozzetto».
Evento collegabile al furto dei cavi dell’aerazione?
«No, nessun collegamento, il pozzetto non può avere legami con la volta».
Insomma, anche questo evento è frutto del degrado in cui era sprofondata Napoli.
«Frutto della disattenzione, dell’abbandono in cui è stata lasciata quella galleria, della distrazione di chi avrebbe dovuto tenerla sotto controllo. Però noi non vogliamo guardare al passato. Pensiamo solo al futuro e al fatto che nel giro di dieci giorni il problema sarà risolto».
Cosa ha pensato quando ha scoperto il furto?
«Che lavorare in questa città è come partecipare a un videogioco nel quale ad ogni passo c’è un ostacolo.

Se vuoi raggiungere il traguardo non puoi abbassare la guardia. Mai».

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