La forza morale (ed economica) della cultura

di Giovanni Bazoli*
Venerdì 20 Maggio 2022, 23:45
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Le Gallerie d’Italia hanno avuto sede a Napoli dal 2007. A Palazzo Zevallos Stigliano, in quindici anni di attività, hanno saputo affermarsi come uno dei luoghi di riferimento dell’offerta culturale di Napoli. 

Oggi, nel segno di un impegno sempre più forte nei confronti della città, inauguriamo nella stessa via Toledo la nuova sede delle Gallerie che dispone di uno spazio museale triplicato rispetto alla precedente.

L’evento assume un significato ancora maggiore se si pensa che appena tre giorni fa abbiamo aperto a Torino un nuovo museo delle Gallerie d’Italia, che si aggiunge a questo di Napoli e a quelli già attivi di Vicenza e Milano. L’odierna inaugurazione conferma pertanto la volontà di proseguire un cammino di successo che vede Intesa Sanpaolo concorrere da protagonista alla promozione della cultura in Italia. 

All’arte, alla storia e alla cultura facciamo ricorso per attingere forza morale in questi drammatici momenti di guerra che hanno sconvolto l’Europa. Come ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla recente inaugurazione di Procida Capitale della Cultura, è “l’energia della cultura” che “deve soccorrerci per fermare la guerra”.

Le Gallerie d’Italia nascono dall’idea di far conoscere e offrire alla fruizione del pubblico l’importante patrimonio artistico della banca che consta complessivamente di 35 mila beni, nella consapevolezza che tale patrimonio, al di là della proprietà giuridica, appartiene alla ricchezza del Paese. Per realizzare tale obiettivo Intesa Sanpaolo ha trasformato in musei, cioè ad uso pubblico, pregevoli palazzi situati in luoghi simbolo delle città e precedentemente adibiti a propri uffici. Tutto questo è servito anche a rivitalizzare i centri storici delle città interessate.

La dislocazione del patrimonio d’arte della banca tra le quattro sedi delle Gallerie d’Italia è stata progettata secondo una visione organica e coerente che valorizza l’identità di ogni luogo e la storia dei territori di riferimento. Le collezioni del museo che inauguriamo oggi documentano la ricchezza dell’arte e della cultura napoletana lungo i secoli. 

Accanto alle collezioni permanenti, le Gallerie d’Italia organizzano anche mostre temporanee.

Oggi l’inaugurazione della nuova sede museale è accompagnata dalla mostra di Restituzioni, il programma di restauri dedicato al patrimonio artistico italiano giunto alla XIX edizione. L’eccezionale ampiezza degli spazi del nuovo museo consentirà di rafforzare un elemento caratteristico dell’impegno della banca nei confronti del territorio. Le Gallerie d’Italia incrementeranno infatti i servizi e le iniziative culturali per il pubblico, con particolare riguardo alle attività educative dedicate alle scuole e alle persone che vivono situazioni di fragilità. Riteniamo importante promuovere azioni inclusive della cittadinanza e proporre il nostro museo come ambiente accogliente e formativo. L’obiettivo di realizzare un rapporto simbiotico con i cittadini è simbolicamente espresso dal monumentale atrio di ingresso su via Toledo, che costituisce una sorta di estensione dello spazio urbano e sottolinea quel senso di continuità – tanto auspicata da Giulio Carlo Argan – tra museo e città.

La presenza di Intesa Sanpaolo a Napoli, già durante i lunghi anni di attività di Palazzo Zevallos Stigliano, ha potuto contare sul grande fervore culturale e intellettuale della città, animata da importanti istituzioni museali, da università antichissime, da collezionisti e galleristi di respiro europeo e internazionale. È unico il fascino di questa città, tra le più antiche d’Europa, crocevia di diverse civiltà ciascuna delle quali ha lasciato tracce che sono confluite in un patrimonio di valore davvero incomparabile. Un grande passato, ma ancora oggi, Napoli è “Neapolis”, “città nuova”: città vivace, creativa, innovativa.
Intesa Sanpaolo ha l’ambizione di contribuire a questa vitalità sostenendo – in una prospettiva sempre più europea e internazionale – i processi di rigenerazione della città. Tutto ciò in coerenza con un modo di essere che la distingue sin dalle origini e che la vede impegnata al servizio della società e della sua crescita sostenibile.

* Dal discorso inaugurale 
del presidente emerito 
di Intesa Sanpaolo

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