L’elenco delle priorità è lungo come la spesa di Natale e l’agenda del sindaco Gaetano Manfredi è piena zeppa di segnalazioni di disagio dei napoletani e lui vuole fare qualcosa di «operativo e concreto» a strettissimo giro per dare il segnale del cambio di passo dell’amministrazione. Ci sono - tuttavia - tre priorità più delle altre perché toccano la carne viva della gente: i rifiuti, Napoli è sporca come non accadeva da tanto tempo, la mobilità intesa anche come trasporti e chiudere il capitolo della Galleria Vittoria possibilmente in anticipo sui tempi preventivati dall’Anas. È il suo mestiere, fa l’ingegnere, e come è accaduto per la Galleria Quattro Giornate vuole una svolta anche per quella della Vittoria. Questo è il piano dei cento giorni di Manfredi.
Ieri il tema rifiuti è stato al centro degli incontri con la giunta. Il primo faccia a faccia il sindaco lo ha avuto con Paolo Mancuso, l’assessore titolare della delega all’Ambiente e Presidente provinciale del Pd. Manfredi lo ha detto con chiarezza a Mancuso che quella dei rifiuti è una spina che va tolta subito, nel tempo più stretto possibile, dal fianco della città. Nessuno ha la bacchetta magica, figurarsi un assessore che ha appena iniziato il suo percorso. Però alcune cose si possono e si devono fare, al netto «del disastro ereditato».
Di cosa si tratta? Lo spazzamento e le mini-discariche diffuse capillarmente in ogni quartiere della città. Non c’è un angolo libero dai rifiuti.
Altro nervo scoperto - e fa parte del piano dei 100 giorni - della città è la mobilità, i napoletani sono in trappola tra bus e metropolitana lumaca e una città sostanzialmente divisa in due con lo stop alla Galleria Vittoria. In queste ore Manfredi dovrebbe effettuare un sopralluogo. Il trasporto pubblico dovrebbe essere la strada maestra. Tuttavia non è così. Manfredi non vuole l’azienda unica dei trasporti, ma l’interconnessione tra la mobilità urbana e dell’area metropolitana. Bisogna trovare un accordo con la Regione che spinge invece sull’azienda unica. In attesa di chiarire la strategia, il sindaco sta cercando di mettere in strada quanti più bus e è possibile. Ma soprattutto deve cercare un’intesa con le maestranze. Basta qualche macchinista o autista in malattia ed è paralisi. La scommessa di Manfredi è l’allungamento degli orari di esercizio in attesa che arrivino nuovi mezzi e soprattutto personale fresco e motivato.