Edoardo Cosenza assessore alla Mobilità: «Basta cantieri lumaca, serve una scossa»

Edoardo Cosenza assessore alla Mobilità: «Basta cantieri lumaca, serve una scossa»
di Paolo Barbuto
Domenica 24 Ottobre 2021, 08:00 - Ultimo agg. 25 Ottobre, 07:07
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Sorride nel vedere le prime auto che guadagnano l'ingresso del tunnel delle Quattro Giornate: per Edoardo Cosenza è una prima vittoria. Cosenza è assessore ai lavori pubblici della neonata giunta Manfredi: presidente degli ingegneri napoletani, ex assessore regionale, antico amico dell'attuale sindaco, ha avuto tempo e modo per prepararsi all'incarico di assessore e ha idee chiarissime. 

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Assessore Cosenza, le gallerie continueranno ad essere una preoccupazione?
«Per adesso stiamo cercando di renderle accessibili.

Poi verrà il momento del ripristino totale e, da quel momento, la manutenzione sarà una costante: non si verificheranno più situazioni di degrado come quelle alle quali abbiamo assistito con la galleria Vittoria e, adesso, con quella delle Quattro Giornate».

Affrontata la prima emergenza si può tornare al programma per la città. Cosa prevede l'agenda del nuovo assessore alle infrastrutture e mobilità?
«Innanzitutto c'è da affrontare la questione delle Metropolitane. Il ritardo è eccessivo, la necessità di accelerare è impellente».

È certo che basti un nuovo assessore per imprimere velocità ai lavori della Metropolitana?
«Forse sì. Io sono un ingegnere, uno che i problemi li affronta e li comprende dal lato di chi si occupa della realizzazione. Spero di riuscire a dare il mio contributo e, comunque, certamente non smetterò mai di far sentire la pressione di chi sa che la Metropolitana è determinante per la città».

Non inizierà anche lei a promettere chiusure rapide dei cantieri e anello completo nel giro di pochi anni?
«No, io per abitudine non faccio promesse. Occuparsi delle infrastrutture non è una scommessa su chi arriva prima, è piuttosto un impegno a chi fa meglio. E io so per certo che qui ci sono ditte e maestranze di gran livello».

Dunque niente date per la metropolitana.
«Né oggi né in altre occasioni. Promesse, però, ne faccio, anzi la promessa è una sola: non passerà giorno senza che io abbia chiesto di accelerare sui lavori delle metropolitane».

Parla al plurale...
«Penso anche alla linea 6 che ha bisogno di grande attenzione».

Ne è convinto?
«Se non si procede con la realizzazione del deposito a Bagnoli, i nuovi treni non potranno mai entrare sui binari. Mi sembra una questione piuttosto urgente, no?».

Certo che lo è. Ma il nuovo deposito è ancora un'idea, nemmeno un progetto.
«Ora comprende perché credo che sia necessario darsi una mossa anche per la linea 6?».

E, nel frattempo, magari dare uno sguardo agli edifici della città che continuano a perdere pezzi.
«Ma l'Amministrazione non può fare molto se non continuare a sollecitare i privati affinché facciano manutenzione. Attualmente le possibilità sono tantissime e i costi praticamente inesistenti».

Anche gli edifici comunali meritano manutenzione.
«Ho sulla scrivania l'elenco dei cento ruderi di proprietà del Comune. Io partirei da quelli e, con il sostegno dell'assessore all'urbanistica Laura Lieti che stimo profondamente, vorrei immaginare un percorso di rivitalizzazione, di riutilizzo».

Intanto a Scampia invece di riutilizzare temporaneamente la vela verde, l'hanno abbattuta e sul sedime di quell'area si realizzerà un campo di baracche per ospitare le persone.
«Ne abbiamo parlato anche in Giunta, è una situazione paradossale, probabilmente interverremo anche su quel fronte».

Dopo la questione Metropolitana quale sarà il suo successivo impegno?
«Il lungomare...».

No, anche lei inizia subito dal lungomare...
«Non mi ha fatto concludere. Parlo del lungomare di San Giovanni a Teduccio. Per noi le aree lontane dal centro sono importanti come tutte le altre».

Ma a San Giovanni c'è un lungomare?
«Ci sarà, presto, e non immagina quanto sarà bello e vivibile. Prima ci occuperemo della purificazione delle acque del mare, poi immediatamente passeremo alla realizzazione della passeggiata a mare».

Sembra un sogno, lontano dalla realtà.
«Invece è fattibile e possibile senza nemmeno spese faraoniche. Immagino un percorso ciclopedonale che costeggi il mare...».

Di nuovo la questione delle piste ciclabili? Anche voi?
«Mi faccia terminare. Ciclo-pedonale significa che possono percorrerlo solo biciclette e pedoni. Niente automobili sul nuovo percorso che verrà creato ad hoc per dare un nuovo impulso a tutta l'area orientale lasciata in abbandono, destinata, da qualcuno, a un degrado che deve essere cancellato».

Basterà un percorso ciclo-pedonale?
«No, ci saranno anche il recupero delle aree costiere oggi lasciate nel degrado come la ex Corradini, ad esempio. Realizzeremo strutture affacciate sul mare, aree dove ritrovare il contatto con la natura. Lo so che nessuno mi crederà oggi, ma sul lungomare di San Giovanni tra qualche anno arriveranno i turisti»

E come raggiungeranno l'area?
«Il progetto prevede la rivitalizzazione del percorso della ferrovia Napoli-Portici, a partire dalla stazione Bayard».

Cioè convincerete Fs a ristrutturare la prima stazione ferroviaria d'Italia che oggi è un rudere?
«Ciascuno dovrà fare la sua parte per rendere migliore questa città».

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