Napoli, ecco il tunnel del metrò tra Municipio e Beverello: «Bellezza per 200 metri»

Inaugurato il sottopasso della linea 1: «Così dal porto percorso più rapido»

ll tunnel del metrò tra Municipio e Beverello
ll tunnel del metrò tra Municipio e Beverello
di Luigi Roano
Lunedì 10 Luglio 2023, 23:44 - Ultimo agg. 12 Luglio, 10:51
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Per arrivare dal Molo San Vincenzo al sottopasso della linea 1 della metro di piazza Municipio - e viceversa - bastano 7-8 minuti di camminata. Il sindaco Gaetano Manfredi l’ha voluta fare ieri unendo simbolicamente Scampìa - e tutte le periferie servite dalla metro - al mare. Infatti chi abita da quelle parti già da ieri può utilizzare il sottopasso, quindi salire in metro e arrivare alla Stazione Marittima o prendere l’aliscafo per le Isole e arrivare a destinazione.

E lo stesso vale per chi sbarca che avrà l’accesso diretto alla metro. Invece, tra un anno di questi tempi, utilizzando quel percorso si potrà arrivare anche al Molo San Vincenzo così chi vorrà godersi l’aria di mare, prendere un caffè, mangiare una pizza e osservare Napoli da una prospettiva completamente diversa potrà farlo. Sarà - in buona sostanza - la nuova passeggiata dei napoletani e dei turisti. Il luogo che decongestionerà sensibilmente il centro storico e l’area di Chiaia dalla movida e con ogni probabilità sarà l’opera che caratterizzerà il mandato dell’ex rettore. 

Da ieri - dunque - chi sbarca alla Stazione marittima con le navi da crociera o al Molo Beverello potrà arrivare in piazza Municipio utilizzando il sottopasso senza dover effettuare l’attraversamento stradale. Ci vorrà invece almeno un altro anno per aprire al pubblico l’altra parte del sottopasso dove è stato collocato un vero e proprio parco archeologico, un museo, con reperti che vanno dalla Napoli ellenica fino ai giorni nostri. «Erano oltre 20 anni che il cantiere era aperto - racconta il sindaco - abbiamo dato un’accelerata molto importante in questo ultimo anno, acquisendo l’area dell’Autorità portuale, e c’è stata grande cooperazione e sinergia istituzionale».

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Per Manfredi «è un’opera fondamentale il sottopasso consentirà l’attraversamento di piazza Municipio e l’accesso alla stazione della metropolitana linea 1 e l’anno prossimo linea 6: è dunque uno snodo fondamentale per il futuro dei trasporti della città».

Quanto al parco archeologico in parte già visibile Manfredi spiega: «Sarà il biglietto da visita della storia di Napoli». L’apertura del sottopasso costituisce anche uno strumento importante per snellire il traffico e la viabilità. Questa la speranza dell’assessore alle infrastrutture Edoardo Cosenza. «aranno subito cambiati i tempi dei semafori pedonali dando meno tempo di attraversamento: se riusciamo a eliminare l’attraversamento pedonale in superficie, riusciremo a ridurre enormemente il traffico».

 

Il sottopasso porta Napoli in una dimensione ancora più internazionale, la città nella sostanza ha due piazza Municipio: una in superfice e l’altra a livello ipogeo arricchita dal fascino del parco archeologico ed entrambe disegnate dalla magica matita di Alvaro Siza l’archistar portoghese che ha ridisegnato il monumentale sito. All’entrata del sottopasso lato porto l’assessora al Turismo Teresa Armato ha già piazzato l’Infopoint del Comune: «Questo è un anno straordinario per il turismo a Napoli: abbiamo il 40% in più di turisti rispetto al 2022 e un luglio ancora pieno di italiani e di stranieri e dunque siamo impegnati per fare in modo che i servizi possano essere sempre più appropriati e qualificati». Nasce così l’installazione dell’Infopoint. «Una decisione presa - conclude la Armato - proprio per agevolare e aiutare i tanti turisti in arrivo in città e per fornire loro informazioni sulle bellezze da ammirare, sugli imbarchi e sulla mobilità pubblica». 

Ieri nello scenario della Sala Rolandi - siamo nella base navale nell’Accademia dell’Alto mare dove si sono girati gli episodi di “Mare fuori” è stato firmato il contratto di concessione del Molo tra il sindaco e Luca Andreoli, Amministratore Delegato di Difesa Servizi. Quella passeggiata che ha voluto fare Manfredi dal Molo fino al sottopasso è altamente simbolica perché racconta ai cittadini che il loro mare è più vicino. In attesa di poterselo anche godere con dei tuffi senza subire un salasso economico: a Posillipo lettino e ombrellone possono costare anche 70-80 euro. Su questo fronte l’ex rettore promette il suo impegno: «Stiamo studiando un’accessibilità facilitata al mare nella zona del lungomare e via Caracciolo».

Per le concessioni balneari il sindaco rimanda all’Autorità portuale e speriamo che sia la volta buona. Il Molo rispetto al sottopasso - ci sono voluti 25 anni di lavori per averlo - sta li dai tempi dei Borbone ecco perché è più di una speranza riaverlo a disposizione della città già l’anno prossimo. Quali saranno le destinazioni d’uso? Non solo una passeggiata a mare di 2 chilometri, ma un’area per l’intrattenimento, dove poter realizzare concerti, aprire attività e dove poter far ormeggiare i grandi yacht. Sulle destinazioni d’uso del Molo il Comune ha aperto una campagna d’ascolto per ricevere idee anche dai napoletani. Basta andare sul sito del Comune e ci sono tutte le istruzioni incluso un numero WhatsApp con il quale comunicare. «È una giornata molto importante, una data storica per la città - spiega Manfredi - che ci consente a brevissimo di iniziare i lavori affinch ci si possa riappropriare dell’uso del olo e consentire ai cittadini di passeggiare e vivere questo luogo che non è accessibile da decenni. È un momento che fa parte della nostra strategia di rilancio del porto storico della città e dell’area borbonica che diventa il fulcro delle attività turistiche e di svago dei napoletani e dei turisti».

Il cronoprogramma è già pronto: Palazzo San Giacomo ha affidato la progettazione e sta per firmare il contratto per la realizzazione dei lavori con l’obiettivo che per l’estate 2024 sia completat la messa in sicurezza per l’uso del molo. «Per raggiungere gli obiettivi - dice Manfredi - servono anche dei compromessi che non è una cattiva parola, ma solo il modo per contemperare i vari interessi, non si può litigare con tutti» il riferimento è alla passata amministrazione. Parola ad Andreoli: «È un accordo storico che arriva dopo tantissimi anni - dice il numero uno di Difesa servizi - lo strumento messo in campo è quello della concessione che viene realizzata attraverso Difesa Servizi. Il bene resta militare in funzione di un utilizzo duale ed è il primo passo per avere una modalità di riutilizzo del bene anche più consona nel futuro». Alla firma ha partecipato il capo di Stato maggiore del Comando logistico della Marina militare, ammiraglio Vincenzo Montanar' Di idee sull’utilizzo del Molo ne ha una molto interessante Cosenza: «Sull’ex eliporto c’è una terrazza di mille metri quadri che potrà ospitare concerti che potranno competere con Ravello, sarà uno spettacolo senza pari al mondo con l’orchestra con alle spalle il Maschio Angioino e San Martino». 
 

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