Arriverà oggi in Consiglio regionale e, quasi sicuramente, la manovra Finanziaria passerà senza scossone alcuno. E così i bilanci di previsione triennale 2024-2026 del consiglio regionale e di palazzo Santa Lucia: documenti che hanno già avuto l’ok a maggioranza in commissione Bilancio. «Sono molto soddisfatto del lavoro per l’approvazione della legge di Stabilità e degli altri provvedimenti del Bilancio 2024/2026 perché le proposte emendative dei colleghi consiglieri si sono inserite nel contesto di una legge di Bilancio che risente delle problematiche economiche nazionali e mondiali ma che non rinuncia a perseguire i fondamentali obiettivi della crescita economica, della coesione sociale e del sostegno agli enti locali», spiega il dem Franco Picarone, presidente della commissione.
Anche quest’anno i consiglieri regionali sono stati accontentati nelle loro richieste. Con finanziamenti da 20mila a 150mila nei confronti dei rispettivi territori, loro collegi di elezione, con particolare attenzione per le province di Salerno e Caserta. In prima fila fondi per chiese e parrocchie per ristrutturare gli edifici, per feste cittadine (tra parate di Carnevale, palii, mostre canine e kermesse varie) e in favore di comuni per manutenzione stradale. Con la differenza, rispetto al passato, che solo ieri tutte le desiderata dei consiglieri (ma senza i nomi di chi ne ha fatto domanda) sono stati messi nero su bianco e allegati ai documenti propedeutici per il voto di oggi pomeriggio.
Via libera anzitutto alla rinegoziazione dei mutui in essere a condizioni più vantaggiose mentre vengono confermate le misure per i beni confiscati (1,8 milioni per il 2024, ‘25 e ‘26), il sostegno formativo (1,5 milioni per ciascuno dei tre anni) e i finanziamenti per il San Carlo (5 milioni) e il Verdi di Salerno (2 milioni) a cui si aggiungono, nel documento finale, 300 mila euro per il Politeama e 100mila euro per lo scalo aeroportuale di Grazzanise («è il futuro» dicono i leghisti Durigon e Zinzi).
E ancora, per lo sviluppo economico 500mila euro per il Distretto orafo campano e 675 mila l’anno (sino al 2026) saranno usati per l’occupazione femminile. In ultimo, come già anticipato, slittano i termini per i comuni per approvare i Puc: dal 30 giugno prossimo al 31 dicembre. Data quest’ultima che viene fatta coincidere, sempre per i comuni, all’espletamento delle domande sulle vecchie sanatorie edilizie. Termine che da anni, in ogni Finanziaria, viene spostato all’ultimo giorno dell’anno.