Scritta “Napoli” allo stadio, al Comune è lite sui costi: «Soldi gettati al vento»

Scritta “Napoli” allo stadio, al Comune è lite sui costi: «Soldi gettati al vento»
di Paolo Barbuto
Mercoledì 17 Marzo 2021, 23:30 - Ultimo agg. 18 Marzo, 07:42
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Spostare i sediolini dello stadio di Fuorigrotta per realizzare la scritta “Napoli” è costato 14.579 euro. La questione è venuta fuori adesso, mesi dopo la realizzazione della modifica, perché nei giorni scorsi s’è completato il percorso burocratico dei lavori con l’approvazione della relazione finale e della verifica di conformità degli interventi effettuati.


C’è, però, chi si è chiesto se sia stato davvero il caso di investire 14mila euro per questa iniziativa. L’hanno fatto Stanislao Lanzotti membro della commissione sport, e Nino Simeone, presidente della commissione infrastrutture e lavori pubblici: il primo ha chiarito che chiederà ragione di questa spesa proprio in commissione, il secondo s’è chiesto se quel denaro non avesse potuto essere investito per dare sostegno a chi è in difficoltà in questo momento delicato della vita di ciascuno. Prima di dar voce a chi ha manifestato il proprio dissenso, però, vogliamo darvi la versione dell’assessore allo Sport, Ciro Borriello, che è stato promotore dell’iniziativa.

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«Sono stato io a decidere di effettuare quello spostamento di sediolini - spiega di primo acchito Borriello - e penso che la scelta sia stata giusta, corretta e condivisa da tutti i napoletani». Non accetta critiche sulla questione, l’assessore, ritiene fuori luogo le polemiche e le rimanda al mittente: «A chi dice che quei soldi potevano essere usati diversamente chiarisco che non è così. Abbiamo investito i fondi destinati alla manutenzione dei sediolini e, siccome non c’è stato bisogno di manutenzione perché la pandemia ha svuotato lo stadio per un anno intero, abbiamo utilizzato il denaro risparmiato per far realizzare quella scritta. C’è in quasi tutti gli stadi d’Italia, solo qui a Napoli si pensa di fare polemica. Serve a dare un senso di comunità alle persone che sono costrette a guardare in tv la partita. Questa vicenda mi sembra assurda. Pensavo di aver visto tutto nella mia vita amministrativa, mi mancava questa, me la segnerò perché non voglio più dimenticarla». 

La questione dello spostamento dei sediolini è ancora più singolare perché erano stati montati, nuovi, nel 2019 per le Universiadi. Non si poteva decidere in quel momento di creare la scritta “Napoli”? «No - tuona l’assessore Borriello - non era possibile perché quella era una manifestazione internazionale e non era previsto che ci fosse quella scritta».


Alla lettura del documento è saltato sulla sedia Nino Simeone che è tenace tifoso del Napoli ma la questione dei 14mila euro l’ha lasciato esterrefatto: «Io comprendo che nel bilancio disastrato di questo Comune 14mila euro possano sembrare spiccioli, però io sono abituato a dare valore al denaro e mi chiedo se fosse realmente utile, in questo momento, spostare i sediolini di fronte alla crisi che attanaglia un’intera città per via della pandemia.

Scriverò una lettera ufficiale per chiedere dettagli».


Anche Stanislao Lanzotti, una volta letto il documento, ha mostrato le sue perplessità: «Utilizzare denaro pubblico per una questione del genere mi sembra un’assurdità, soprattutto in questo momento storico. Domani (oggi per chi legge n.d.r.) c’è una riunione di commissione e chiederò formalmente che la questione venga messa all’ordine del giorno per il successivo incontro. Sono necessarie spiegazioni, lo dobbiamo ai cittadini».

Ma qual è stato il costo per ottenere la scritta Napoli? Perfino su questo dettaglio c’è un giallo. È stato necessario smontare e rimontare millequattrocento sediolini che erano stati installati l’anno precedente; secondo l’assessore Borriello, la ditta che si è occupata della questione dopo aver pattuito la cifra di 14mila euro, ha fatto un consistente sconto all’amministrazione: «Abbiamo pagato circa settemila euro - ha detto l’assessore ieri durante il confronto sulla questione - quindi anche la cifra della quale si parla è sbagliata».


Il fatto è che il dirigente Maurizio Attanasio dell’Area Sport, servizio tecnico impianti sportivi del Comune di Napoli, quando affronta la vicenda dei sediolini nel documento, chiarisce che «...con atto di liquidazione n.03 del 22 gennaio 2021 è stato liquidato l’importo di € 11.950,00 oltre € 2.629,00 per Iva al 22% per totali € 14.579,00, a saldo del Servizio di che trattasi». Noi, ovviamente, crediamo tenacemente nell’assessore che non può aver detto una bugia sul costo, però crediamo ciecamente pure al dirigente Attanasio che ha firmato il documento originale. 


Quant’è costata, in realtà, quella scritta “Napoli”?

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