Se dilaga l’antisemitismo

di Bruno Vespa
Venerdì 3 Novembre 2023, 23:30 - Ultimo agg. 4 Novembre, 07:00
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Poche ore dopo la strage del 7 ottobre, un ragazzo ha chiesto al suo insegnante di un liceo milanese di spiegargliene le ragioni. Il professore rispose: «Finalmente i palestinesi hanno rialzato la testa». Questo episodio è stato raccontato l’altra sera a “Porta a porta” da Francesca, un’insegnante ebrea che ha chiesto di restare anonima.

Lo ha fatto perché ha trovato dipinta la Stella di Davide su una parete del palazzo in abita insieme al numero 14, l’interno del suo appartamento. 

Francesca per molti anni il 27 gennaio, data celebrativa della Shoah, è andata nelle scuole perché nessuno dimentichi. Ma con quanto è accaduto in questi giorni, teme di aver perso del tempo «perché ho cercato di vuotare il mare con un cucchiaio».

Nel dopoguerra non c’era mai stata una strage di ebrei come quella del 7 ottobre e una campagna antisemita come quella di questi giorni. Isaac Herzog, presidente dello Stato d’Israele, laburista, mi ha detto qualche giorno fa di essere basito dinanzi alla manifestazioni filopalestinesi in America e in Europa in cui esponenti si sinistra hanno completamente ignorato quanto è accaduto il 7 ottobre. 

Occorre ricordare anche a chi oggi torna a manifestare in diverse città italiane che sono stati i palestinesi a rinnegare prima la decisione dell’Onu del ’47 sui due popoli e due Stati e poi gli accordi successivi.

Israele ha le sue responsabilità politiche per aver moltiplicato – soprattutto negli ultimi anni – la presenza di coloni della Cisgiordania, terra palestinese a tutti gli effetti. Ma non si dimentichi mai che dopo l’Olocausto gli ebrei hanno diritto a una patria e che troppi arabi – palestinesi e non solo – vogliono negargliela , ma anche distruggerli fisicamente esattamente come ha fatto Hitler e come aveva deciso Stalin poco prima di morire.

La distruzione di Hamas è la premessa per la sicurezza di Israele. I troppi morti di Gaza non devono farcelo dimenticare. 

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