Sfida allo Shakhtar, Sarri punta ancora su Hamsik e trova spazio anche a Zielinski

Sfida allo Shakhtar, Sarri punta ancora su Hamsik e trova spazio anche a Zielinski
di Roberto Ventre
Domenica 19 Novembre 2017, 21:38
3 Minuti di Lettura
Hamsik giù, Zielinski su: prosegue l’involuzione dello slovacco, decisivo invece il polacco con il gol del raddoppio contro il Milan. La partita con i rossoneri ha confermato il momento di difficoltà del capitano, poco brillante e decisamente meno lucido del solito: una prestazione al di sotto della sufficienza, ancora una volta rimandato l’aggancio ai 115 gol di Maradona, serve una rete per raggiungere il recordman azzurro di tutti i tempi.
Marek non si scompone e antepone sempre gli obiettivi della squadra a quelli personali. «Finora undici vittorie e due pareggi: è fantastico. Il campionato però è ancora lungo dobbiamo continuare così e rimanere concentrati», ha scritto sul suo sito. «Dopo il pareggio col Chievo, volevamo tornare a vincere, ma sapevamo di dover affrontare un buon avversario. Siamo stati pazienti, sapevamo che prima o poi avremmo superato il muro difensivo del Milan». Archiviata con piena soddisfazione la partita contro il Milan, Hamsik guarda alla squadra e non a se stesso ed è questa la sua forza. Adesso l’attenzione è già spostata alla Champions League. «Ora ci aspetta la sfida in Champions contro lo Shakhtar. Faremo di tutto per vincere».
Sarri non ha mai rinunciato allo slovacco, anche se il suo rendimento è stato finora al di sotto di quello abituale e soprattutto rispetto a quello della scorsa stagione. E non dovrebbe farlo neanche domani sera per il match decisivo di Champions al San Paolo. Hamsik è considerato l’elemento che dà equilibrio alla squadra, il centrocampista che meglio di chiunque altro riesce ad abbinare la fase offensiva a quella difensiva. Ecco perché se Zielinski dovesse trovare spazio dal primo minuto contro gli ucraini verrebbe impiegato da mezzala destra al posto di Allan. Il polacco ha caratteristiche diverse rispetto a quelle del brasiliano, più tecnico e meno incontrista, molto abile soprattutto a lanciarsi in profondità alla ricerca del gol, situazione riuscita al meglio nell’azione del raddoppio contro il Milan.
Zielinski vive un momento decisamente felice, morale a mille anche per la qualificazione al Mondiale con la sua Polonia che si appresta a vivere da protagonista Russia 2018 (la sua nazionale nel sorteggio del primo dicembre farà parte dell’urna con le squadre di prima fascia). In Champions confida in una maglia da titolare, finora ha messo insieme cinque presenze ma non è ancora riuscito a segnare in Europa. Le tre reti le ha realizzate tutte in campionato: la prima nell’esordio casalingo con l’Atalanta (suo il gol importantissimo dell’1-1 prima del trionfo azzurro per 3-1), la seconda a Bologna (il gol del definitivo 3-0) e la terza al Milan. Un jolly di centrocampo che Sarri ha lanciato spesso insieme ad Hamsik ma che ha funzionato al meglio soprattutto nel ruolo dello slovacco e cioè quando è stato inserito al suo posto. Una questione di caratteristiche, tutti e due per natura sono infatti più portati a fare la differenza in fase offensiva anche se partecipano attivamente al lavoro in fase di non possesso.
Marek è stato insostituibile (19 presenze in 19 partite, Champions League compresa) proseguendo sulla scia degli ultimi due anni con Sarri quando in campionato è stato sempre presente chiudendo il suo score personale a 38 presenze. Piotr invece è sempre più il dodicesimo titolare, Sarri infatti anche quando lo fa partire in panchina poi lo inserisce quasi sempre nella ripresa, così come è avvenuto contro il Milan (11 presenze su 13 in campionato e 5 su sei in Champions League). Il tecnico toscano ha in mente di schierarlo anche contro lo Shakhtar, probabilmente dal primo minuto, visto anche il grande dispendio di energie di Allan contro il Milan.
Due centrocampisti di qualità, ideali, quindi, per il gioco di Sarri fatto possesso palla e fraseggio prolungato: Hamsik è subito entrato in sintonia con l’allenatore azzurro, Zielinski lo conosceva già per l’esperienza di Empoli e da questo punto di vista è partito avvantaggiato. Contro lo Shakhtar servirà la loro qualità: forse giocheranno insieme, oppure Sarri prevederà la staffetta. Tutti e due daranno il loro apporto in una partita da vincere a tutti i costi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA