Sì al piano ospedaliero: salvati 1500 precari

Sì al piano ospedaliero: salvati 1500 precari
di Ettore Mautone
Sabato 29 Dicembre 2018, 22:56 - Ultimo agg. 31 Dicembre, 08:59
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È arrivato subito dopo Natale il via libera definitivo del ministero della Salute al piano ospedaliero regionale. Trasmesso agli inizi di dicembre, giunge al traguardo in forma riveduta e corretta in base alle indicazioni ricevute da Roma. Dopo l’ok definitivo è stato infatti immediatamente tradotto come allegato a un decreto commissariale (il n. 103 del 28 dicembre) già trasmesso ai manager di Asl e ospedali e in attesa di pubblicazione. Un passaggio che consente di procedere a tamburo battente agli adempimenti, da attuare entro la fine dell’anno, per la stabilizzazione del personale precario, circa 1500 profili tra medici, comparto e amministrativi, titolari di contratti atipici. Sulla scorta di una circolare regionale fatta partire due giorni fa il Pascale, i due policlinici, l’Asl di Salerno, l’Azienda dei colli, la Asl Napoli 2 nord e l’ospedale di Caserta hanno già firmato apposite delibere. Il gruppo “Stapassan” dei precari apprezza molto il lavoro in particolare della Asl di Salerno «che si è potata avanti indicando anche le risorse e predisponendo anche un elenco nominale del personale di stabilizzare».

 

PEDIATRIA A NAPOLI EST 
Oltre a dirottare dal Loreto all’ospedale del Mare il Punto nascita della città (che diventa centro Hub per la pediatria come il Santobono) aumenta da 9 a 19 il numero dei pronto soccorso a media complessità nelle varie province. Rivista la rete dei punti nascita in deroga al numero minimo annuo di nascite (500). Deroghe su cui ol ministero ha espresso parere pienamente favorevole solo per Ariano Irpino. Un anno di tolleranza concesso a Ischia (355 parti) e Vallo (263), con la richiesta di una riproposizione motivata della deroga per Sapri, Polla e Piedimonte Matese, su cui il parere ministeriale è in istruttoria. Tutti questi punti nascita dovranno passare il vaglio del comitato nazionale per il percorso nascite. La rivalutazione della rete è prevista a giugno 2019 insieme alla conclusione delle procedure di accreditamento e della verifica dei volumi nel privato. Da qui si procederà alla definitiva analisi che dovrà tendere al rispetto dei nuovi standard (1000 parti annui). 
I PRONTO SOCCORSO 
Tra i 10 nuovi pronto soccorso di primo livello programmati nella rete dell’emergenza è confermato a Napoli il Vecchio Pellegrini che affianca il San Giovanni Bosco e il San Paolo. Cto, Loreto, Villa Betania e Fatebenefratelli saranno pronto soccorso di base. Il Capilupi viene salvato come zona disagiata. Privi di emergenza restano il presidio intermedio di Barra, Incurabili, Pausilipon. I due Policlinici sono per ora nella rete dell’emergenza sulle 24 ore per la sola rete infarto. A Napoli 2 nord a svolgere la funzione di hub saranno il Cardarelli e l’Azienda dei colli. Funzione intermedia avranno Pozzuoli cui si aggiunge Giugliano. Frattamaggiore e Ischia restano emergenze di base insieme a Villa dei Fiori di Acerra che è già nella rete dell’infarto e che nell’ultimo anno ha migliorato gli esiti in molte specialistiche. L’ospedale di Procida, come quello di Capri, è qualificato pronto soccorso di zona disagiata e annesso a Pozzuoli. La Asl Napoli 3 - che conta sugli Hub dell’Ospedale del mare e dei Colli, ha come Dea di I livello Castellammare, Nola, Vico Equense e Boscotrecase cui dovrà aggiungersi il nuovo ospedale della costiera. Privi di emergenza Gragnano (annesso a Castellammare) e Pollena (annesso a Nola). A Salerno i Dea di I livello sono Nocera inferiore, Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, Vallo, con le new entry di Sarno, Sapri e Polla. Oliveto cifra, Scafati, Mercato san Severino e Cava (annessi all’Hub del Ruggi) sono pronto soccorso di base. Salvati come zone disagiate sono Agropoli e Castiglione di Revello. Privi di emergenza infine il Tortora di Pagani e il Da Procida. 
LE ALTRE PROVINCE 
Ad Avellino oltre all’hub del Moscati come come Emergency complesso (Dea di I Livello) abbiamo Ariano Irpino mentre Solofra e Sant’Angelo restano di base. A Benevento il Rummo è confermato come Hub a cui si aggiungono il Fatebenefratelli e Sat’Agata dei Goti qualificati pronto soccorso di zona disagiata. A Caserta oltre all’Hub del San Sebastiano e al Dea di I livello di Aversa il salto di qualità riguarda Marcianise e Sessa Aurunca mentre Pineta Grande diventa Pronto soccorso semplice. 
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