Scooter contromano in tangenziale, ecco le immagini. Un testimone: «Evitati per miracolo»

Scooter contromano in tangenziale, ecco le immagini. Un testimone: «Evitati per miracolo»
di Valentino Di Giacomo
Martedì 14 Gennaio 2020, 00:00 - Ultimo agg. 16:10
4 Minuti di Lettura

Una corsa folle contromano, incomprensibile, rischiando la vita come se fosse quella senza alcun valore di uno dei tanti videogame della PlayStation. Una decina i ragazzi protagonisti della scorribanda di sabato notte sulla tangenziale di Napoli, tutti giovanissimi e sui quali ora indaga la polizia con l’ausilio delle telecamere. Qualcuno dei centauri sarebbe già stato individuato grazie al numero di targa dei motorini, dopo la denuncia del «Mattino», ma solo alla conclusione delle indagini la questura chiarirà completamente l’accaduto. 

LEGGI ANCHE Notte di follia in Tangenziale a Napoli

Si tratta della stupida «impresa» dei ragazzi che tra le 2.20 e le 2.30 di sabato scorso hanno percorso con almeno cinque scooter il tratto che collega Pozzuoli e Agnano mettendo a repentaglio la vita propria e degli automobilisti che a quell’ora percorrevano la tangenziale. I fotogrammi ripresi dalle diverse telecamere dislocate in quel tratto sono sconcertanti e mostrano la carovana di scooter, ognuno con due persone a bordo, che sfrecciano sulla tangenziale. Dalle primissime ricostruzioni sembrerebbe che i giovani, provenienti da Pozzuoli, abbiano prima fatto rifornimento in una delle stazioni di servizio all’altezza di Agnano e poi, anziché dirigersi verso il casello successivo, siano tornati contromano a tutta velocità al casello della città flegrea.
 

 

Le auto che andavano nel corretto senso di marcia sono state costrette a improvvise gincane per evitare l’impatto con i mezzi contromano che procedevano sulla corsia di destra. Tragedie sfiorate soprattutto all’interno di una delle gallerie tra Agnano e Pozzuoli, dove lo spazio tra la banchina e la carreggiata è minimo e i motorini invadevano quasi completamente la corsia. Più di cento le auto che transitavano, ma paradossalmente al centralino del 113 e della polizia stradale è arrivata soltanto una segnalazione.

LEGGI ANCHE Napoli: 80enne contromano in tangenziale

«Me li sono trovati di fronte all’uscita di via Campana e – racconta lo psicologo Vincenzo Lucignano che sabato sera si stava immettendo con la propria auto sulla tangenziale – solo per una circostanza fortuita non c’è stato un impatto frontale con uno dei motorini che arrivavano contromano». All’uscita di via Campana sono in corso da mesi dei lavori, il primo tratto è formato da un rettilineo, ma poi la strada curva quasi di 180 gradi. «All’inizio – racconta il testimone puteolano – ho visto passare tre o quattro motorini quando la strada era ancora dritta, sono rimasto sorpreso, ma ho pensato che la carovana fosse terminata. Invece in curva ho rischiato di investire l’ultimo scooter che arrivava, scansato per un soffio, ma solo perché suonava il clacson. Avevano quasi tutti i fari spenti forse per rendere meno visibile il numero di targa, non ho avvertito la polizia perché ormai non c’era più pericolo per nessuno». 
 

Il pensiero è volato subito alla tragedia dell’estate del 2015 quando il dj puteolano Aniello Mormile, percorrendo quel tratto di tangenziale contromano con la sua auto, uccise un incolpevole automobilista che sopraggiungeva nel senso corretto di marcia, e la compagna del dj, la 22enne Livia Barbato, in macchina con lui. Angela Buanne, mamma di Livia, è rimasta sconcertata quando ha visto sul «Mattino» le immagini di quei motorini. «Ho avuto i brividi – dice - sono tornata con la mente a quella notte quando morirono mia figlia e il signor Aniello Miranda. Non so se i ragazzi in scooter fossero ubriachi, sicuramente il fidanzato di Livia lo era quando percorse sei chilometri contromano. È per questo che da quel giorno mi sono dedicata a spiegare ai ragazzi fino a che punto si può arrivare quando si perde il controllo. Da più di un anno nelle scuole di Napoli e di Roma racconto ai ragazzi di quel contromano, di mia figlia, del suo “sacrificio” che spero serva a qualcosa. Oggi saremo ai Salesiani del Vomero per parlare di giovani e sballi invitati dall’associazione 31Salvatutti. Parleremo di Livia ma anche di Nico Marra, il ragazzino morto a Positano dopo una notte alcolica». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA