Europee, liste di centrosinistra. Zingaretti dopo Elly. M5S punta su Morace. E a sinistra c’è Marino

L’ex governatore numero due per i dem nell’Italia centrale

Europee, liste di centrosinistra. Zingaretti dopo Elly. M5S punta su Morace. E a sinistra c’è Marino
di Francesco Malfetano
Mercoledì 1 Maggio 2024, 00:04 - Ultimo agg. 16:01
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Tante donne, tante “seconde vite” e, soprattutto, tanta ambizione. Alla prova delle Europee Partito democratico, Movimento 5 stelle e Avs mandano momentaneamente in soffitta il campo largo e si sfidano con liste sui generis che, pur non mancando di creare dissidi interni, provano a lanciare la sfida alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

Europee, si avvicina il termine per presentare le liste: tutti i candidati


IL PARTITO DEMOCRATICO
In primis con la candidatura di Elly Schlein come capolista, anche se solo nella circoscrizione del Centro e delle Isole. Nelle intenzioni del Nazareno il nome della segretaria servirà a supportare i molti amministratori locali e parlamentari che hanno deciso di rimettersi in gioco a Strasburgo: dall’ex governatore del Lazio Nicola Zingaretti (secondo in lista nel Centro), al senatore Antonio Nicita fino, scorrendo il lungo elenco, a Dario Nardella, Matteo Ricci, Camilla Laureti o Beatrice Covassi. 
A poche ore dalla chiusura della finestra per la presentazione delle liste in pratica, non ci sono sorprese rispetto a quelle già riservate dalle effervescenti riunioni che, accanto a chi cerca riconferma in posizioni più o meno vantaggiose come Brando Benifei, Elisabetta Gualmini, Pina Picierno e Irene Tinagli, hanno finito con il ritagliare uno spazio consistente anche a giornalisti ed esponenti della società civile: Cecilia Strada (capolista nel Nordovest), l’ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio, Lucia Annunziata (Capolista al Sud) o Sandro Ruotolo.

Per concludere, capolista tra al Nord Est sarà pure il presidente del Partito Stefano Bonaccini (con alle spalle l’ecologista Annalisa Corrado e il sindacalista Ivan Pedretti), mentre “l’uomo delle polemiche”, il sindaco di Bari Antonio Decaro correrà alle spalle di Annunziata, preparando un’uscita di scena tutt’altro che non può sicuramente dirsi serena.

 
IL MOVIMENTO
A guidare le liste del Movimento 5 stelle invece non ci sarà Giuseppe Conte, ma gran parte delle scelte - al netto del passaggio sul web di grillina memoria ormai derubricato a sola ratifica - sono sue indicazioni nette. Specie per i capilista del Centro Carolina Morace, ex calciatrice della Nazionale, e del Sud Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps e considerato ideatore del Reddito di cittadinanza. 
Per il resto spazio alle (poche) conferme di quella che fu una nutrita truppa nel 2019 con Maria Angela Danzì (prima non eletta cinque anni fa ma ripescata dopo le Politiche del 2022 e ora capolista nel Nord-Ovest), Sabrina Pignedoli (primo nome nel Nord-Est), Mario Furore (terzo al Sud), e a diverse candidature tanto evocative quando indicate direttamente da Conte. Dall’ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci (capolista sulle Isole), al giornalista Gaetano Pedullà (il più votato nella votazione Online) fino all’ex presidente di Banca etica Ugo Biggeri, alla giurista specializzata in diritti degli animali Martina Pluda, al prorettore dell’Università di Salerno Maurizio Sibilio e alla manager Cinzia Pilo. Nomi non proprio noti a tutti che, di fatto, non solo hanno finito con il sollevare più d’una obiezione all’interno del partito che fu di Beppe Grillo, ma non generano particolare entusiasmo. Almeno secondo i sondaggi. Se il Partito democratico dopo che le scelte compiute all’interno delle liste hanno iniziato a trapelare ha guadagnato qualcosina nelle rilevazioni (+0,1%, arrivando al 20,6), il Movimento ha subito un effetto opposto perdendo lo 0,2% e assestandosi al 16,3 (anche se sempre come terza forza politica). 

 


Restando nel centrosinistra più staccato è Avs che ha come obiettivo minimo di lotta il superamento della soglia di sbarramento al 4%. Per farlo, la strategia di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli è quella di inserire in più liste volti noti capaci di polarizzare gli elettori e strappare (ultimi sondaggi alla mano) uno 0,3% in più della soglia minima. E quindi a guidare la lista nel Nord-Ovest è Ilaria Salis, detenuta da quattordici mesi a Budapest e sotto processo per l’aggressione ad alcuni militanti di estrema destra, con alle spalle l’ex sindaco di Roma Ignazio Roberto Marino, al secondo posto e al primo nel Centro, e Massimiliano Smeriglio, parlamentare del Pd alle ultime Europee. E poi ancora l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, la consigliera regionale del Veneto Cristina Guarda, l’attivista Marilena Grassadonia, il deputato Francesco Borrelli e - per completare la sfilata di ex primi cittadini - l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Chi più ne ha, più ne metta. 

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