Meloni al Consiglio europeo, dal sostegno all'Ucraina a migranti e Mes: tutti i temi al centro del vertice

Al via il vertice tra capi di Stato e di governo europei. Parteciperanno anche Zelensky e il segretario della Nato Stoltenberg. Giorgia Meloni ha confermato il rinvio al meccanismo europeo di stabilità

Sostegno all'Ucraina, migranti e Mes: tutti i temi al centro del Consiglio europeo
Sostegno all'Ucraina, migranti e Mes: tutti i temi al centro del Consiglio europeo
di Luca Pulejo
Giovedì 29 Giugno 2023, 11:04 - Ultimo agg. 13:15
5 Minuti di Lettura

Oggi e domani a Bruxelles si riuniscono i capi di stato e di governo dei Paesi Ue per il Consiglio europeo, nel quale si discuterà tra le altre cose di sostegno all'Ucraina (con gli interventi del segretario della Nato Stoltenberg e, via web, del presidente ucraino Zelensky), migrazioni e Mes. Ieri, come di consueto prima di questi incontri, è stata approvata la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier Giorgia Meloni, che è andata in Aula a riferire sui temi centrali.

Mes e Pnrr

Il Mes approda in aula venerdi alla Camera ma ieri Meloni ha conferma che «l'interesse nazionale» spinge a rinviare il dibattito a dopo l'estate: il governo infatti ha scelto «un approccio a pacchetto», che comprende anche la nuova governance economica europea, l'Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria.

«Ha senso  - le parole del premier ieri in Parlamento - che noi procediamo a una ratifica senza conoscere quale sia il contesto? Senza sapere qual è la riforma della governance del Patto di stabilità e senza una conoscenza su altre mille questioni che sono aperte?». In questa logica del "pacchetto" rimane anche aperto il nodo  aperto anche confronto sul Pnrr, con la terza rata del Piano in via di definizione. 

Migranti

Ieri in Aula, Meloni - dopo aver espresso il cordoglio del governo per il naufragio di migranti sulle coste greche - ha ribadito che «la migrazione è una sfida europea e dunque richiede risposte europee». Secondo il premier «se non si contrasta l’immigrazione illegale prima che giunga sulle nostre coste, è impossibile realizzare una politica di migrazione e di asilo giusta ed efficace». E, di conseguenza, «il rapporto con i Paesi di origine e di transito deve essere considerato prioritario e deve concretizzarsi attraverso partenariati equilibrati, finanziati con risorse adeguate».

Sul tema migrazioni, nonchè sull’accordo con la Tunisia - dove Meloni si è recata il 6 e l’11 giugno, la seconda volta con il premier olandese Mark Rutte e Ursula Von der Leyen -  possibili resistenze sull'ammontare dei fondi a livello Ue potrebbero venire da Polonia e Ungheria. Il Patto sulla riforma della migrazione e asilo firmato in Lussemburgo è in via di adozione ma non può ancora dirsi blindato.

Sostegno all'Ucraina...

«L'Ue e i suoi Stati membri» (si legge nelle ultime bozze delle conclusioni del Consiglio europeo) sono «pronti a contribuire, insieme ai partner, ai futuri impegni di sicurezza nei confronti dell'Ucraina». Sull'impegno in favore di Kiev, però, le sensibilità dei 27 paesi membri sono diverse e bisogna trovare una soluzione che metta al riparo da veti. L'idea è quella di «aiutare l'Ucraina a difendersi a lungo termine, a scoraggiare gli atti di aggressione e a resistere agli sforzi di destabilizzazione». I Paesi membri a questo punto dovrebbero «prendere rapidamente in considerazione le modalità di tale contributo», con la garanzia che gli impegni «saranno assunti nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di tutti».

L'inflazione rallenta la corsa, Meloni: «Tassi troppo alti, la cura Bce più dannosa della malattia». Altro stop al Mes

L'Unione europea ha messo a disposizione dell'Ucraina oltre 77 miliardi di euro dall'inizio dell'invasione russa e varie misure restrittive contro Mosca. I recenti eventi che hanno visto protagonista il capo della Wagner Prigozhin hanno però complicato possibili previsioni sul futuro. Ieri Meloni ha ribadito che «il sostegno finanziario europeo a Kiev resta solido, proseguirà di pari passo con la ricostruzione del Paese aggredito». Con riferimento invece allo strumento pensato dalla Commissione europea (il “New Ukraine Facility”), il premier ha ribadito che esso dimostra come la comunità internazionale guardi «oltre questa guerra» e in particolare «a un’Ucraina ricostruita».

...e difesa comune

Oltre all'ormai consueto collegamento via web del presidente Volodymyr Zelensky, un ulteriore indice della delicatezza del tema sta nella presenza del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che si unirà al Consiglio per una colazione di lavoro. Il coordinamento fra Ue e Alleanza Atlantica prevede competenze diverse ma complementari. Il Consiglio europeo ha posto all'ordine del giorno la discussione di «acquisizioni, investimenti e produzione» in relazione alla capacità e sicurezza dell'Ue, oltre che «della cooperazione Ue-Nato in vista del prossimo vertice Nato che si terrà a Vilnius l'11 e 12 luglio».

Relazioni esterne

«I leader dell'Ue terranno una discussione strategica sulla Cina», si legge nell'ordine del giorno al Consiglio europeo. Sul punto, ieri Meloni ha dichiarato: «Intendiamo perseguire con la Cina un rapporto che – lungi dall’essere ostile – vuole però essere maggiormente equilibrato». Le valuazioni sulla via della Seta con Pechino «sono in corso, c'è ancora tempo per modificare la decisione. Credo sia una questione che va maneggiata con delicatezza, cura, rispetto, anche coinvolgendo il Parlamento. E su questioni così importati io non premerei per accelerare ma per trovare soluzioni più valide possibile per la difesa dei nostri interessi nazionali». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA