Berlusconi: «Da premier non avrei mai parlato con Zelensky». Palazzo Chigi: «Convinto sostegno a Kiev»

Il leader di Forza Italia dopo il voto per le regionali: "Deve cessare il fuoco, invece stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili"

Berlusconi, attacco a Zelensky e frecciata a Meloni: «Fossi stato io il premier con questo signore non ci avrei parlato»
Berlusconi, attacco a Zelensky e frecciata a Meloni: «Fossi stato io il premier con questo signore non ci avrei parlato»
di Redazione web
Domenica 12 Febbraio 2023, 19:17 - Ultimo agg. 20:42
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Silvio Berlusconi torna a parlare del presidente ucraino Volodymyr ZelenskyStavolta non si tratta di audio rubati, il leader di Forza Italia ha risposto ai giornalisti dopo aver votato per le regionali nel seggio di via Ruffini a Milano. «Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore», ha detto. 

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La frecciata a Meloni

Silvio Berlusconi non cita l'alleata Giorgia Meloni, ma la critica tra le righe: «Io a parlare con Zelensky, se fossi stato il presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato.

Il motivo? Stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili», le parole del Cav.

«Per arrivare alla pace - continua il leader azzurro - penserei che il presidente americano dovrebbe prendere Zelensky e dirgli “Dopo la fine della guerra è a tua disposizione un piano Marshall per ricostruire l'Ucraina. Un piano Marshall 6-7-8-9 mila miliardi di dollari, a una condizione: che domani ordini il cessate il fuoco, anche perché noi da domani non vi daremo più dollari e armi». Soltanto una cosa del genere «potrebbe convincere questo signore ad arrivare ad un cessate il fuoco», ha concluso.

Il chiarimento di Palazzo Chigi

La bufera che si è scatenata dalle parole di Berlusoni ha fatto scattare i vertici del governo. Da Palazzo Chigi è arrivata la precisazione immediata: «Il sostegno all'Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto, come chiaramente previsto nel programma e come confermato in tutti i voti parlamentari della maggioranza che sostiene l'Esecutivo». 

Tajani: «Forza Italia sta con l'Ucraina e la Nato»

«Forza Italia è da sempre schierata a favore dell'indipendenza dell'Ucraina, dalla parte dell'Europa, della Nato e dell'Occidente. In tutte le sedi continueremo a votare con i nostri alleati di governo rispettando il nostro programma». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Sulla polemica Sanremo-Rai

«Non voglio assolutamente arrivare» alla sostituzione dei vertici della Rai. «Dico semplicemente che mi piacerebbe che la televisione pubblica faccia il suo mestiere di televisione pubblica», ha aggiuanto presidente di Forza Italia commentando Sanremo. «Non sono riuscito ad essere un ascoltatore continuativo - ha aggiunto - ho visto qualche momento del festival e non sono stato ben impressionato. Ho visto cose ideologicamente spostate a sinistra. Il che non mi pare giusto, soprattutto il giorno prima di importanti elezioni regionali».

Opposizione all'attacco

«La premier Meloni è d’accordo con le parole inquietanti pronunciate da Berlusconi sulla guerra in Ucraina? — chiede polemicamente Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato —. Oggi di fatto si è schierato ufficialmente con la Russia di Putin. Con questi alleati di governo la premier non si lamenti di come viene trattata in Ue». 

Anche Carlo Calenda passa all'attacco dopo le dichiarazioni del Cav: «Berlusconi ricomincia con i suoi vaneggiamenti putiniani, in totale contrasto con Ue, il governo di cui fa parte e il ministro degli Esteri che è anche espressione del suo partito. Pessimo».

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