Adriano Panzironi denunciato dai diabetologi: cos'è successo all'ideatore di Life 120

Adriano Panzironi, i diabetologi denunciano l'ideatore di Life 120: ecco cosa è successo
Adriano Panzironi, i diabetologi denunciano l'ideatore di Life 120: ecco cosa è successo
Giovedì 14 Novembre 2019, 14:26 - Ultimo agg. 15:49
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Adriano Panzironi, giornalista e ideatore di Life 120, il programma che a detta sua garantirebbe di vivere sani fino a 120 anni, è stato denunciato per diffamazione da due associazioni di diabetologi italiani. Dopo le polemiche verbali, la battaglia si sposta quindi in sede penale e civile.

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A presentare la denuncia, circa un mese fa, i diabetologi delle due società scientifiche Sid e Amd, che secondo il giornalista - come affermato nella sua ultima Convetion a Roma - darebbero «consigli criminali». Lo riporta l'AdnKronos.

«Si tratta di accuse gravi e calunniose che abbiamo rilevato dai video acquisiti», ha spiegato il presidente della Società italiana di diabetologia (Sid), Francesco Purrello, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative per la Giornata mondiale del diabete in calendario domani. «L'alimentazione è un elemento importante per la prevenzione del diabete e anche per le persone che già hanno la malattia - ha detto Purrello - Non a caso quest'anno abbiamo deciso di raccogliere ricette regionali sane e gustose corredate dai consigli per una preparazione salutare, per ricordare che mangiare bene è il primo passo per stare bene. L'alimentazione è talmente importante che ci preoccupano le fake news sul tema e gli esperti improvvisati che possono creare danni. La denuncia a Panzironi, in quest'ottica, non è solo una difesa della categoria ma anche dei nostri pazienti», ha spiegato Purrello all'Adnkronos Salute.

La medicina, la scienza, la ricerca, continua il presidente Sid , «sono cose serie che rispondono a regole precise, finalizzate a valutare con metodo scientifico un’ipotesi e a rigettarla qualora questa non superi la prova degli studi clinici controllati. Una cosa è il marketing, un'altra la medicina: a praticarla dovrebbero essere solo persone qualificate, non 'orecchianti della professione', pronti a strumentalizzare i risultati di ricerche serissime per sostenere delle tesi ascientifiche. Ma molto lucrose».
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