La buona notizia è che la galleria Serenissima dove il 3 giugno scorso c'è stato uno sviamento di un treno dell'Alta Velocità, è stata dissequestrata. La cattiva notizia, invece, è che per ripristinare la circolazione regolare dei treni dell'Av ci vorranno se va bene tre giorni, altrimenti cinque. Anche ieri non sono mancati i disagi. Bivacchi nelle principali stazioni italiane. Da Milano a Roma passando per Bologna, Firenze e poi Napoli (maggiormente colpita per quanto è accaduto). Ritardi che nell'arco della giornata hanno oscillato tra i 30 e i 40 minuti in partenza dalla stazione partenopea e 35 minuti in arrivo. Fino agli 80 minuto a metà pomeriggio per un guasto, questa volta, a San Marcellino che ha rallentato tutta la circolazione per un problema ad un deviatoio.
Per tutta la giornata di ieri Ferrovie dello Stato per ridurre al minimo gli inconvenienti e garantire prioritariamente la mobilità dei pendolari, ha messo mano ad un piano articolato dell'offerta di trasporto generale. Le modifiche apportate non riguardano solo Lazio e Campania, ma anche i collegamenti regionali veloci tra Roma e Abruzzo, Umbria e Marche. Tra Napoli e Villa Literno sono venti; tra Napoli e Salerno due; tra Napoli-Roma Tiburtini via Formia sono quattro. Vale la pena ricordare che tutti i convogli dell'Alta Velocità in partenza da Napoli non effettueranno la fermata a Napoli Afragola. Quelli instradati via Cassino arriveranno alla stazione Termini, quelli che passano via Formia, invece si fermeranno a Tiburtina. Il piano è articolato.
I primi convogli in partenza da Napoli sono garantiti e arriveranno anche se con un viaggio che dura il doppio a Termini.
Grazia Mazzeo responsabile del Comitato dei pendolari sulla Na.Ro.Sa. commenta con durezza quanto è accaduto. «L'incidente alla galleria Serenissima è uno tra i tanti, su una linea ferroviaria di transito insofferente insufficiente e sottodimensionata per la quantità e qualità di treni in circolazione. Ogni giorno è in più parti d'Italia troppe le criticità serie che sono superate per intervento estemporaneo da operatori sul campo e spesso la notizia che ne resta è solo un ritardo per motivi tecnici. Oggi con la sua eclatanza e per fortuna senza gravi danni ai passeggeri, si ha il dovere di chiedere a gran voce e ai massimi livelli una seria verifica e chiedere conto di quali e quanti provvedimenti di manutenzione e rifacimento siano programmati sulla linea già esistente».
Basta cliccare sull'applicazione di Trenitalia per rendersi conto che malgrado l'avviso dei disagi e dell'interruzione della linea Napoli-Roma i biglietti vengano venduti a prezzo pieno. Un ticket di andata per oggi costa in seconda classe 48 euro modificabile. Nessuno sconto. Da Ferrovie fanno sapere che si paga intero e poi si dovrà chiedere il rimborso. Una ulteriore beffa. Visto i tempi necessari per riavere i soldi spesi.