Banca Etruria, il pm: fu bancarotta. «A processo i 27 imputati»

Banca Etruria, il pm: fu bancarotta. «A processo i 27 imputati»
Mercoledì 29 Novembre 2017, 22:02 - Ultimo agg. 30 Novembre, 11:12
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In 4 hanno chiesto il rito abbreviato, per altri 27 il pm vuole comunque il giudizio: il giudice dell'udienza preliminare deciderà non prima di febbraio, dopo aver ascoltato le difese di quanti, tra ex vertici, amministratori e sindaci revisori, sono coinvolti nell'inchiesta per il crac di Banca Etruria. Oltre duemila i risparmiatori già ammessi come parti civili. Nuova udienza stamani davanti al gup di Arezzo Giampiero Borraccia per il procedimento sull'istituto di credito aretino nel quale sono stati riuniti quattro filoni di indagini sul fallimento di Etruria: bancarotta, bancarotta bis, liquidazione all'ex dg Luca Bronchi e responsabilità dei sindaci revisori. Proprio Bronchi, insieme all'ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari, all'ex vicepresidente Alfredo Berni e l'ex consigliere Rossano Soldini, ha chiesto oggi il rito abbreviato. I primi tre sono accusati di bancarotta fraudolenta, Soldini di bancarotta semplice.

Per gli altri 27 imputati, tra cui un altro ex presidente della banca, Lorenzo Rosi, il pm Andrea Claudiani, sempre oggi, ha chiesto il rinvio a giudizio a vario titolo per bancarotta fraudolenta o semplice. La tesi dell'accusa si basa sulla presunta esistenza all'interno di Banca Etruria di un governo informale o ombra a cui partecipavano proprio l'allora presidente Fornasari, i suoi vice, Giovanni Inghirami e Giorgio Guerrini, e il direttore generale Bronchi, che pure non aveva diritto di voto in consiglio. Un comitato che avrebbe tagliato fuori il cda vero, ridotto a mero organo di ratifica di decisioni già prese in forma ristretta il giorno precedente. Stesso punto che aveva fatto da discrimine quanto si era trattato, da parte della procura, di decidere quale tipo di bancarotta contestare ai 31 imputati. Tra le contestazioni fatte dal pm Claudiani, in rappresentanza del procuratore capo Roberto Rossi che guida il pool di magistrati che ha indagato sul crac, prestiti e finanziamenti mai rientrati tra i quali quello relativo al cosiddetto yacht Etruria della Privilege Yard: mai finito giace al porto di Civitavecchia. Nelle prossime udienze la parole passerà agli avvocati della difesa. Poi a febbraio o forse marzo la decisione del gup sulle richieste del pm e se accogliere o no quelle di rito abbreviato
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