Nell'aula del processo milanese sul caso Maugeri, dove tra gli imputati figura l'ex governatore lombardo Roberto Formigoni, il pm Laura Pedio usa parole forti per replicare alle tesi difensive e ribadire la precisione della ricostruzione così come è stata presentata dall'accusa.
Il magistrato rimprovera agli avvocati argomenti in fatto e in diritto, dall'aver «presentato una lettura dei fatti che nemmeno gli imputati hanno avuto l'audacia di fare», all'aver utilizzato «tecniche difensive un pò naif quasi offensive» fino ad arrivare al punto di «dimostrare di non conoscere i sistemi corruttivi e di non sapere che i corrotti si tutelano» per non «inficiare la tenuta del sistema» elaborato.
Nelle repliche del magistrato ci finiscono un pò tutte le difese degli imputati, anche quella di Formigoni che ha cercato, dice Laura Pedio, di far passare come «cortesie esibizionistiche tra amici» quelle che nel «nostro ordinamento sono pagamenti corruttivi». Il pm ha ribadito le sue richieste di condanna degli imputati tra i quali l'ex governatore e attuale senatore di Ncd Roberto Formigoni per il quale l'accusa chiede una pena a 9 anni di reclusione.
La parola passa ora alle difese per nuove repliche, ma non nell'immediato.
Il tribunale ha fissato altre due date, quella del 15 e del 22 dicembre raccomandando ai legali di parlare quasi tutti il 15 così da restare in uno o due a replicare il 22 dicembre per andare, se i tempi lo consentiranno, a sentenza.