Conca, boom del turismo: zero reddito cittadinanza

Conca, boom del turismo: zero reddito cittadinanza
di Gigi Di Fiore
Giovedì 8 Agosto 2019, 08:47 - Ultimo agg. 19:32
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Inviato a Conca dei Marini

Piccolo è bello, se nel quinto Comune meno esteso d'Italia nessuno si è sognato di chiedere il reddito di cittadinanza. Succede qui, a Conca dei Marini, 701 residenti appena, parte della costiera amalfitana patrimonio dell'Unesco dal 1997. Zero domande, ed è l'unico caso nel Sud. In Italia sono 142 i comuni con zero reddito e pensione di cittadinanza.

 

LA RICCHEZZA
Per arrivare al mare, bisogna affrontare centinaia di scalini, ma dall'alto lo spettacolo della spiaggia è un incanto. «Qui, d'estate, solo gi sfaticati non lavorano», dice un barista. Ed è bello e spiegato il record particolare di Conca. Dice Gaetano Frate, sindaco da più mandati e da pochi mesi in pensione dal suo incarico di direttore all'Azienda di soggiorno e turismo di Amalfi-Maiori-Ravello: «Il turismo, soprattutto negli ultimi quattro anni, ha avuto in costiera un incremento particolare. Siamo tornati ai valori pre-crisi. Questo, naturalmente, per almeno sette mesi all'anno si traduce a Conca, come nei Comuni vicini, in attività da piena occupazione».
Quattro alberghi, uno di lusso e tre a quattro stelle, almeno cinque ristoranti di buon livello, un paio di bar e nel piccolo Comune il lavoro é assicurato. Una decina di anni fa, i dati Istat davano già in questo Comune un tasso di disoccupazione di appena il 22 per cento. Oggi, secondo dati ufficiosi, ci sono almeno 150 occupati a tempo pieno e, nelle strutture turistiche, hanno bisogno di personale che arriva anche da fuori. Dai Comuni della costiera, ma anche da Salerno e dalla provincia di Napoli. E aggiunge il sindaco: «Naturalmente, nel settore turistico i contratti sono in gran parte stagionali. Ma poi c'è la possibilità di avere la disoccupazione e poi riprendere il lavoro quando le strutture riaprono».
LE PRESENZE
Costa cinque euro visitare la famosa grotta dello smeraldo, scoperta per caso dal mitico pescatore Luigi Buonocore nel 1932. È gestita dall'Azienda di soggiorno e turismo e fa buoni incassi. Qui, in cerca di pace, veniva a scrivere Luciano De Crescenzo che aveva preso una piccola villetta che guardava il mare. Vengono tanti tedeschi, in cerca di tranquillità, ma anche francesi e giapponesi. Qualche straniero si prepara a lunghe camminate da trekking e c'è chi spiega che «il pienone è atteso nel fine settimana, ma il vero afflusso di stranieri arriva a settembre».
Il turismo tira molto, è risorsa, ricchezza. L'incanto dei posti, la suggestione della costiera, la magia delle leggende sulle janare, le streghe padrone delle rocce, alimenta presenze che, quantificate, hanno portato alle casse comunali qualcosa come 110mila euro di tasse di soggiorno. Due anni fa, gli introiti furono di 70mila euro. D'estate, si arriva anche a raggiungere i 5mila residenti occasionali.
Dice Antonio Criscuolo, titolare del ristorante «La bontà del capo» e presidente dell'associazione Aloe (Liberi operatori economici): «Il momento felice del turismo in costiera, e quindi anche da noi, è testimoniato dall'aumento impressionante delle case vacanze. Solo a Conca siamo arrivati a 115, piccole e medio-grandi. Ce ne è per tutti i gusti, anche qualcuna con piscina e discesa al mare. Si aggiungono alla ricettività dei quattro principali alberghi. Sì, d'estate il lavoro c'è per tutti. Solo da me, sono occupate una ventina di persone».
SECONDE CASE
Chi aveva una casa che prima riusciva a fittare per un mese intero, oggi l'ha trasformata in casa vacanze con prenotazioni settimanali. Ne indicano una, molto suggestiva, con otto posti letto, piscina e discesa a mare che costa 9mila euro a settimana. Ma questo è anche il Comune della villa sul mare appartenuta alla famiglia Chandon produttrice del famoso champagne francese. E vi sono passati Gianni Agnelli, Jackie Kennedy, l'avvocato Sandro D'Urso. Dice, con orgoglio, l'assessore Marianna Carbone: «Lunedì scorso, Radio Rai si è occupata di noi, del nostro borgo tanto caro a molti personaggi famosi».
Terzo borgo d'Italia nella classifica annuale di due anni fa, a Conca il Comune è riuscito anche a raccogliere più incassi per l'Imu legata all'apertura delle case vacanze. Spiega il sindaco: «Abbiamo avuto un 40 per cento di introiti in più. Quelle che erano prime case sono diventate seconde case per l'utilizzo turistico». Ma ci sono anche problemi, Dalle due della notte alle undici del mattino, è mancata l'acqua. Racconta Antonio Criscuolo: «È la terza volta che capita negli ultimi mesi, per problemi di lavori nelle tubature a Molina di Cava. Niente acqua qui, come a Maiori e Minori. Purtroppo, non sempre veniamo avvisati». La contromossa sono i serbatoi individuali. Per lavorare, c'è chi si è inventato un'attività: in otto, per due piccole ditte, hanno organizato servizi di collegamenti navetta privati per la costiera. «Qui ci si è sempre abituati a lavorare, pescatori, artigiani, agricoltori, ristoratori, nessuno sta fermo» dicono i fratelli Buonocore del ristorante «Zeffiro sereno» sulla spiaggia. Ed è una soddisfazione vedere che, tra le 400 richieste di reddito di cittadinanza nell'intera costiera amalfitana, nessuna è arrivata da Conca. Piccolo è bello, se c'è turismo. E domani, con strade interrotte al traffico, concerto all'alba. Musica classica alle cinque del mattino. È il turismo.
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